Nel 25esimo della strage di Capaci il Comune di Cosenza commemorerà Giovanni Falcone con un ricordo tracciato dagli alunni delle scuole cittadine. Il messaggio di Maria Falcone

COSENZA – “La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”.

Tra le frasi più celebri di Giovanni Falcone si ricorda anche questa breve analisi che racchiude la speranza nel futuro in cui a trionfare è il bene.

Proprio nel segno della speranza, martedì 23 maggio alle 11, a palazzo dei Bruzi, l’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia per onorare la memoria del compianto magistrato italiano nel 25esimo anniversario della tragica scomparsa.

Su forte impulso del sindaco Mario Occhiuto e del vice sindaco Jole Santelli, nell’ambito dell’incontro che vedrà la presenza delle autorità, saranno principalmente i giovanissimi alunni delle scuole cittadine a trasmettere il racconto di questa figura emblematica che ha condizionato la nostra storia recente.

“Questo uomo ha dedicato e sacrificato la sua vita per salvaguardare la legalità dalla mafia – afferma il sindaco Occhiuto in vista della giornata di commemorazione – Si batteva ogni giorno con tutte le sue forze per evitare che le nostre istituzioni fossero sopraffatte dal malaffare. Sapeva che correva in ogni momento il rischio di essere assassinato ma, ciò nonostante, continuava a testa alta la sua battaglia. Non tutti – dice Occhiuto – possiamo essere eroi come Falcone, e non tutti abbiamo il coraggio e la forza di sacrificare la nostra vita per un nobile scopo. È molto difficile per noi comportarci eroicamente allo stesso modo, difatti la storia ci consegna personaggi di tale spessore molto raramente. Però tutti noi possiamo almeno seguire un principio che ha sempre ispirato Giovanni Falcone: il rispetto. Rispetto per le persone, rispetto per le istituzioni, rispetto per la nostra città. La mafia rappresenta la massima mancanza di rispetto verso le istituzioni pubbliche, e non solo. Tutti, nel nostro piccolo, possiamo batterci per essere almeno persone più rispettose. Uno dei motti del grande Giovanni Falcone era: Possiamo sempre fare qualcosa”.

Di seguito il messaggio che ha fatto pervenire la prof.ssa Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone:

“E’ di fondamentale importanza per la società italiana che ancora oggi, dopo venticinque anni da quel tragico giorno in cui persero la vita mio fratello Giovanni, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo,  Antonio Montinaro e Visto Schfani, si continui a parlare di lotta alla mafia e ci si riunisca per testimoniare la necessità di preservare intatta la memoria di uomini, che hanno lottato  per il bene della società tutta affinchè il loro sacrificio non venga vanificato ma resti d’esempio per tutti noi.

Ed in particolare, apprezzo il costante coinvolgimento in queste attività dei giovani, principali destinatari del messaggio di impegno e dedizione agli ideali che questi uomini hanno , durante la loro vita, testimoniato.

Vi ringrazio per i lavori che avete fatto con i vostri professori che dimostrano la consapevolezza di quanto sia importante l’impegno di noi tutti nel lottare contro la mafia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ci hanno aperto una strada, sta a noi percorrerla con i piccoli gesti di tutti i giorni e le grandi scelte della vita. Vi ringrazio per portare le idee di Giovanni, Francesca e Paolo nelle vostre menti e nelle vostre azioni, so che grazie a voi posso sperare in un futuro più luminoso e in una società più libera e giusta. Un grazie speciale a tutti voi e auguri di buon lavoro”

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