Oliverio all’Unical: “Investiti 128 milioni nel sistema universitario”

ARCAVACATA DI RENDE (COSENZA) – “Una regione come la nostra non può pensare ad una idea di crescita prescindendo dal sistema universitario, dalla conoscenza. La nostra scelta di sostenerlo è basata su un pilastro fondamentale dello sviluppo: la Calabria cresce se in primo luogo crescono le opportunità per i nostri giovani, se in direzione delle stesse opportunità che si danno ai nostri giovani si spinge concretamente. Ecco perché abbiamo deciso di investire in questa direzione e farlo in una visione, in un approccio nuovi con il sistema universitario”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio intervenendo in un incontro tenuto presso l’Università della Calabria con i rettori degli atenei calabresi, organizzato per fare il punto sull’attuazione del programma quadro del sistema universitario calabrese, sui fondi stanziati, sugli interventi realizzati. Con il presidente Oliverio, nello University Club dell’ateneo di Arcavacata, nel per il convegno moderato prorettore delegato al Centro residenziale dell’Unical Luigino Filice, i rettori Gino Mirocle Crisci dell’Università della Calabria, Pasquale Catanoso dell’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, Salvatore Berlingò dell’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, il prof. Giovanni Cuda in rappresentanza del rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.

“Nel 2016 abbiamo deciso con le Università calabresi di sottoscrivere un accordo di programma- ha ricordato Oliverio-  per evitare la frammentazione degli interventi ma soprattutto per spingere verso la costruzione di un sistema universitario in Calabria che consentisse di superare campanilismi, localismi, per avere una visione unitaria del rapporto tra l’università e le istituzioni, a partire dalla Regione. E’ stata una impostazione che in passato mai ha avuto questo respiro, che incomincia a dare frutti, determinata da una precisa volontà politica”.

“Oggi – ha ripreso- investiamo, attraverso il sistema universitario, 128 milioni di euro, sanciti nel  piano strategico alta formazione. Risorse che noi trasferiamo alle università, non con una operazione burocratica ma su un progetto preciso, con obiettivi chiari, con noi definiti attraverso una interlocuzione stringente. Il primo di questi obiettivi- ha indicato alla platea-  è investire per allargare le opportunità della conoscenza. Investire per garantire il diritto allo studio, soprattutto per i ragazzi che vivono con le loro famiglie una condizione di disagio, è stata una scelta chiara che non solo ha permesso ai giovani di esercitare il diritto allo studio ma, invertendo la precedente condizione, di partecipare al Fis nazionale con un peso specifico che ci consente di attrarre più risorse, di essere più incisivi nel riparto nazionale. Un fatto importante perché si è invertita una spirale negativa, per avviare un processo virtuoso”.

“Abbiamo allargato gli investimenti in questa direzione- ha informato il presidente della Regione-: siamo passati da 2 milioni e 900mila euro a 5 milioni di euro all’anno; quest’anno abbiamo deciso di investire ulteriormente in questa direzione”

“Fin dal 2015- ha spiegato ancora- , abbiamo stanziato quasi 2,4 milioni di euro l’anno di risorse aggiuntive oltre quelle ministeriali per il diritto allo studio, garantendo una borsa a più di 1300 giovani nelle prime due annualità. Abbiamo già dato avvio a importanti linee di azione e grazie ai primi bandi del POR Calabria e sono circa 250 i ricercatori che saranno impiegati nei progetti di R&S o nei servizi innovativi attivati dalle Piccole e Medie imprese beneficiarie. Un primo risultato che contiamo di veder aumentare nelle prossime settimane via via che le procedure arriveranno a completamento. Molte altre sono le misure in cantiere”.

“Abbiamo poi deciso di investire anche in direzione degli assegni di ricerca e dei dottorandi: 12 milioni e mezzo di euro per dare opportunità ai nostri giovani di poter esercitare i loro talenti, la volontà di applicare i loro studi nelle nostre università” ha detto in più Oliverio che ha colto l’occasione della giornata per annunciare: “per il Miur il ministro si appresta a firmare un decreto che prevede il finanziamento di 1300 ricercatori di tipo B, di cui godrà una parte importante anche il sistema universitario calabrese e meridionale, e 600 di tipo A, ricercatori destinati alle regioni del Sud. Un provvedimento rilevante, negoziato con le Regioni, oggetto di un confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni, preannunciato negli scorsi giorni e che dovrebbe essere formalizzato”.

“Abbiamo un sistema universitario che ha saputo affermarsi come punto di eccellenza nella formazione dei nostri giovani che però oggi ha bisogno di essere sostenuto in un processo di adeguamento, di rinnovamento dei laboratori, delle strutture di didattica come è necessario. Altra scelta compiuta- ha proseguito-  è stata quella di dare alle università l’opportunità di rinnovare e potenziare le strutture di didattica, con 41 milioni di euro. Altro importante investimento è stato destinato per l’efficientamento energetico.

“Si è superata la logica dei campanilismi- ha precisato all’Unical il presidente Oliverio-  anche attraverso una visione che tiene conto anche della specializzazione delle singole università. Per quella di Catanzaro, ad esempio, abbiamo investito per quanto riguarda le specializzazioni mediche. Si è fatto strada un percorso importante. A distanza di un anno e mezzo cominciano a venire i risultati: i dati, ricordati dal prof. Filice dell’Unical, mostrano una inversione della perdita di immatricolazioni con un +8% il tasso di iscritti, di perdita di ricercatori con 20% giovani ricercatori, e si registra un + 30 % di garanzia nel diritto allo studio. Sono dati frutto di una impostazione che sono convinto sia quella giusta e nella quale si deve andare avanti”.

“La programmazione regionale deve avvalersi degli attori fondamentali per essere portata alla realizzazione degli obiettivi. In questo caso c’è un sistema universitario che insieme alla Regione ha programmato ed è soggetto attuatore. La Regione deve spogliarsi dalla gestione. E’ quello che stiamo facendo, con concretezza. In Calabria ci sono segni di una inversione di trend, in più campi e settori. Stiamo producendo un lavoro di notevole importanza; il sistema universitario in questo percorso è fondamentale per il processo di cambiamento. Il nostro sistema delle imprese, quello territoriale possono e devono e giovarsi dei risultati della conoscenza, del patrimonio delle professionalità e delle competenze. Ringrazio per questo- ha concluso Oliverio- i rettori, il sistema delle università che considero il motore di un grande progetto di cambiamento che la Calabria può realizzare”.

Nel corso del convegno il prof. Filice ed i rettori Crisci, Catanoso, Berlingò, il prof. Cuda  hanno parlato degli investimenti e degli interventi per le singole realtà accademiche, volgendo un ringraziamento al presidente Oliverio ed alla Regione per il sostegno al sistema universitario ed evidenziando la forte sinergia tra le istituzioni che sostanzia un percorso nuovo e particolarmente importante.

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