Rende, al via il corso di mosaicista. Le dichiarazioni dell’assessora Petrusewicz

RENDE (COSENZA ) – Partito il corso di mosaicista nell’ambito del progetto d’inclusione sociale “Pratiche d’integrazione e sviluppo sostenibile” che il comune di Rende ha promosso nel centro storico grazie al contributo della regione Calabria attraverso l’asse d’intervento “Percorsi d’accoglienza”.

“Trovo efficace questa immersione nell’apprendimento delle cose che sono insieme arte e mestiere”, ha affermato l’assessora Marta Petrusewicz nell’accogliere i corsisti -diciassette provenienti da Africa, Italia e Caraibi- all’interno di Palazzo Vercillo-Martino, sede di Co.Re. ente gestore del corso.

“Studiare l’arte -e in particolar modo i mosaici- è fatto transcontinentale che abbraccia i paesi del Mediterraneo rispecchiando una condivisione di saperi che va incentivata con iniziative come questa che puntano a rendere la cultura fonte di reddito”.

L’assessora ha poi auspicato di riuscire a far emergere: “cosa volete fare o cosa sperate di fare. Tutti noi che siamo stati immigrati sappiamo bene che chi ti circonda non sempre capisce che hai un patrimonio culturale accumulato e già formato. Nostro compito è quello di cercare di riconoscerlo e valorizzarlo per rendere il vostro essere a queste latitudini più partecipativi all’interno della nostra comunità”.

Dopo l’avvio già dallo scorso luglio del corso di liuteria all’interno dell’Accademia Nef guidata dal maestro Emilio Natalizio, prosegue dunque il percorso formativo che mira a concretizzare la possibilità di creare una cooperativa sociale che promuova gli antichi mestieri nel borgo antico di Rende.

Armando Rossi, presidente Co.Re., ha infine illustrato nel dettaglio il corso che “dopo una prima parte teorica vedrà l’alternarsi di docenti quali Pietro Caruso, Gianfranco Mancuso e Stefano Milazzo per la parte cantieristica, oltre a Andrea Smeriglio per quella storica”.

Il percorso si concluderà il prossimo 16 novembre con l’inaugurazione del mosaico che sarà realizzato proprio dai corsisti all’interno del giardino di palazzo Vercillo-Martino.

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