‘Ndrangheta: sequestrati beni per 2 mln di eruro. Accusato di riduzione in schiavitù testimone di giustizia

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Ros e della Compagnia di Gioia Tauro hanno sequestrato beni per un valore di due milioni di euro ad un presunto affiliato alla ‘ndrangheta, Gregorio Cacciola, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica. Si tratta di 15 immobili e di un’azienda agricola ubicati a Rosarno ed a Laureana di Borrello e di vari rapporti bancari.

Cacciola, nel 2014, era stato arrestato con l’accusa di avere sequestrato e ridotto in schiavitù la testimone di giustizia Giuseppina Multari, che accusava di essere la responsabile del suicidio di Antonio Cacciola, fratello di Gregorio e marito della stessa donna, e per punirla della sua decisione di collaborare con la giustizia.

Dalle indagini, secondo quanto riferito dai carabinieri, sono emersi l’illecito accumulo di ricchezze da parte di Gregorio Cacciola ed i tentativi di occultarle per eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

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