Allarme rifiuti, Diocesi di Lamezia: “Il rispetto del territorio è un obbligo per tutti”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – La Diocesi di Lamezia Terme nella persona del vescovo monsignor Giuseppe Schillaci e dell’ufficio diocesano per i problemi sociali, il lavoro e la salvaguardia del creato, guidato da don Fabio Stanizzo, alla luce degli ultimi avvenimenti appresi dalla stampa, lanciano un appello a tutte le istituzioni per intervenire con decisione contro “l’allarme” dei rifiuti: sversamento abusivo di rifiuti, abbandonati per le strade e in alcune circostanze anche roghi, augurandoci che non siano “tossici”.
“La drammatica realta’ che quotidianamente i nostri occhi vedono per strada ci provoca dolore e ci fa cogliere la fragilita’ umana. Il nostro territorio e’ caratterizzato da splendide coste, dal fascino delle sue colline e dall’espansiva accoglienza della gente che la abita. Si avverte, percio’, il bisogno di respirare aria buona e pulita, le nostre strade non meritano tanto scempio, ma recupero e riscatto da ogni forma subdola di sopruso che mortificandone le coscienze ne impedisce lo sviluppo.
Il rispetto del territorio e’ un obbligo per tutti noi se davvero vogliamo sperare in un riscatto dei luoghi che abitiamo e se teniamo alla salute nostra e delle nuove generazioni.
“Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. Questa espressione e’ un invito ad aver cura dell’ambiente nel quale viviamo, poiche’ la creazione e’ l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio e la sua salvaguardia diventa oggi essenziale per la pacifica convivenza dell’umanita’.
La nostra terra è la Casa Comune, ci ricorda Papa Francesco dell’enciclica Laudato si, che il Creatore ha posto nelle nostre mani e che tutti, come credenti e non, siamo invitati a custodire e conservare per le future generazioni.
Pertanto non possiamo tacere su una situazione che potrebbe mettere a serio rischio l’identita’ di un territorio e la salute dei suoi cittadini. Occorre invertire la rotta mirando ad azioni di salvaguardia e tutela dell’ambiente, piuttosto che al suo indiscriminato sfruttamento.
Oggi, bisogna avere il coraggio cristiano di chiedere a tutti la conversione, come cambiamento di atteggiamento, uscendo dall’io, per ritrovare gli altri, aprendo il nostro cuore e facendolo diventare il luogo dove il Verbo vuole prendere dimora, ecco che possiamo rendere il Natale ormai prossimo piu’ vero e autentico iniziando a prenderci maggiore cura della casa comune.

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