Demolizione totale campo rom. Abbattuta l’ultima baracca

cosenza_demolizione_baraccopoliCOSENZA – Il Comune ha già avviato le operazioni di bonifica e gli impedimenti per nuove abitazioni abusive sul fiume Crati. Le imponenti operazioni di trasloco delle famiglie rom dal campo costruito abusivamente sul fiume Crati al campo di emergenza provvisorio di Vaglio Lise, avevano avuto inizio lo scorso 25 giugno.

Oggi, a distanza di tre settimane, è stata demolita l’ultima baracca ai margini del corso d’acqua bruzio, procedendo simultaneamente allo sgombero totale dell’area da sempre molto pericolosa per l’incolumità delle persone e per l’igiene e la salute pubbliche.

Si tratta di un successo a pieno titolo dell’Amministrazione comunale targata Mario Occhiuto.

“Dopo decine di anni – è il commento a caldo del primo cittadino – siamo finalmente riusciti in un’impresa in cui avevano provato in tanti. Sindaci, prefetti e procure con decreti di sequestro dell’area. Ciò è stato reso possibile anche grazie all’intensa attività di coordinamento messa in atto dal prefetto Gianfranco Tomao e da tutto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il contributo delle altre forze dell’ordine e della Procura. Sento di ringraziare ogni singolo attore di questo storico risultato – aggiunge Occhiuto – a cominciare dal comandante della Polizia municipale Giampiero Scaramuzzo e dai suoi agenti che hanno fatto sì che ogni passaggio si svolgesse con tatto, mettendo in primo piano il rispetto per la dignità umana, e senza incidenti. Inoltre, dell’ottimo lavoro svolto e di questo successo che è un successo di massima operatività sono stati artefici anche il capo di gabinetto di palazzo dei Bruzi, Carmine Potestio, che ha coordinato le attività interne, l’ingegnere Marcello Falbo, l’architetto Domenico Cucunato, gli addetti alla Protezione civile e ai servizi sociali del Comune”.

Completato così lo sgombero e la demolizione totale delle baracche, il Comune ha immediatamente provveduto a realizzare gli impedimenti per nuove eventuali abitazioni abusive. A questo scopo sono stati creati uno scavo in trincea e un argine di terra, mentre è attualmente in corso la bonifica dell’intera zona che costeggia il Crati.

Nel campo di emergenza provvisorio che la Protezione civile ha allestito a Vaglio Lise si contano al momento 365 persone di etnia rom accolte in 45 tende della protezione civile (che, è bene specificarlo, sono cosa decisamente diversa dalle consuete tende da campeggio).

L’obiettivo principale è una maggiore sicurezza urbana e sociale. Basti pensare che le persone ospitate nel nuovo campo provvisorio a Vaglio Lise sono ridotte di più della metà rispetto a prima. Ad andar via, soprattutto i cittadini rom che mal sopportavano il sistema di controllo dell’attuale area di trasferimento, particolarmente dediti ad attività illegali come l’accensione di fuochi nocivi e il favoreggiamento della prostituzione minorile.

“Sono veramente soddisfatto – aggiunge ancora il sindaco Occhiuto – Siamo riusciti a risolvere un grave problema di sicurezza urbana e sociale nell’assoluto rispetto della dignità delle persone. Qualcuno, nelle scorse settimane, andava dichiarando che così facendo avremmo aggravato la situazione, con due campi rom e non più uno. Niente di più sbagliato, perché invece oggi abbiamo un unico campo di protezione civile allestito in sicurezza da ogni punto di vista. Non ci saranno più rischi per la salute e l’igiene dei cittadini. Abbiamo inoltre contezza del fatto, a proposito di sicurezza delle persone, che sono andati via i rom più pericolosi e dunque ora quelli che davvero intendono integrarsi dovranno provvedere a cercarsi un’abitazione e lasciare in pochi mesi le tende, visto che la permanenza nel campo è temporanea e ha le sue regole”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *