Il Popolo della Famiglia raccoglie le firme in Calabria per presentare la propria lista alle votazioni del 4 marzo

Il Popolo della Famiglia sta raccogliendo le firme in Calabria per presentare la propria lista alle prossime votazioni del 4 marzo 2018.
Questo Movimento Politico è nato a Roma il 16 marzo 2016 subito dopo l’ultimo Family Day, quando oltre un milione di persone da tutta Italia con mezzi propri ed in autonomia si è recato al Circo Massimo (riempiendolo) per dire NO al DDL Cirinnà che di lì a poco avrebbe permesso le unioni civili in Italia.

“Purtroppo – si legge in una nota stampa a firma della Dirigente Nazionale del Popolo della Famiglia, Ciconte Angela – la richiesta di questo grande numero di cittadini è stata totalmente disattesa ed i soliti parlamentari senza scrupoli, forti della loro prepotenza ed arroganza, hanno imposto alla nostra Nazione il DDL Cirinnà ed ora anche leggi come il divorzio breve e le DAT. Per quanto riguarda lo IUS SOLI, l’eutanasia la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione è tutto stato rimandato alla prossima se non saremo in grado di far entrare in Parlamento quel granellino che andrà ad inceppare questa macchina di devastante distruzione sociale. Quel granellino si chiama Popolo della Famiglia”.

In Calabria la scintilla del Popolo della Famiglia è scattata tramite un gruppo di giovani cosentini che fondando il primo Circolo PdF, sono riusciti in pochissimo tempo ad “infiammare non solo la loro città di appartenenza, ma a macchia d’olio, l’intera regione”.

“Giovani e meno giovani di tutta la Calabria – prosegue Ciconte – capendo l’opportunità che si avrà alle prossime politiche stanno aiutando il Popolo della Famiglia ad entrare a far parte di chi ha potere decisionale, in quanto hanno capito che non bisogna lasciare al governo chi intende imporre scelte scellerate che solo politici arroganti e senza scrupoli per un mero piccolo tornaconto personale di attaccamento ad una poltrona che a breve gli esploderà sotto le natiche, preferiscono attuare a costo di distruggere una bellissima Nazione come la nostra”.

“In questa Italia bisognosa di leggi che pensino a dare lavoro – spiega la dirigente – in questa Italia che avrebbe bisogno di invertire la rotta della denatalità che presto farà scomparire il vero italiano, i politici che governano pensano solo a promulgare leggi non solo di poco interesse collettivo, ma soprattutto pericolose per il bene comune. Dopo l’ultimo Family Day, Mario Adinolfi ha preso coscienza che il tempo delle manifestazioni di piazza era finito perché era evidente che il popolo che cercava di far sentire la propria voce attraverso le manifestazioni era ormai percepito dai “potenti” come il “ruggito del topo”.

In questo “quadro” che rappresenta la situazione italiana oggi, il Presidente del Popolo della Famiglia ha capito da subito la gravità del cambiamento di cui il DDL Cirinnà era solo il propulsore iniziale ma che leggi successive e future ne hanno confermato l’intuizione. Da qui è nata l’urgenza di scendere attivamente in politica e formare un Movimento nato per fermare alla fonte leggi che non solo non tutelano i diritti dei cittadini ma che rendono gli stessi schiavi di un potere asservito alla deriva antropologica del pensiero unico, conducendo di fatto un popolo verso una miseria irreversibile ed al caos sociale”.

“Qual è la novità del Popolo della Famiglia? Quella che alle prossime Politiche Nazionali, ci presenteremo autonomamente con il nostro simbolo, senza alleanze, perché tutti hanno tradito e noi li consideriamo colpevoli dello scempio attuale. E’ anche chiaro che i “cattolici” sparsi nei vari schieramenti politici sono stati totalmente ininfluenti in quanto la loro “forza” è stata dispersa e diluita in partiti che dopo averli fagocitati li hanno inibiti obbligandoli ad allinearsi a scelte in contrasto con i valori non negoziabili, aprendo di fatto il negozio a trattative commerciali politiche”.

“Il Popolo della Famiglia – sottolinea Ciconte – si presenterà come soggetto autonomo ed a difesa granitica dei valori non negoziabili, nello specifico in: difesa della famiglia (intesa uomo/donna) non per discriminare chi ha “tendenze” diverse ma perché solo una donna e solo un uomo possono procreare, inoltre per il Movimento sono imprescindibili la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale ed un chiaro NO all’ideologia di genere nelle nostre scuole (comunemente chiamato GENDER).

“Oggi in campagna elettorale sono tutti scesi in campo con slogan e promesse a favore della famiglia ma pronti subito dopo l’ipotetica vittoria a negoziarli con strategie partitiche (viste e riviste) per accaparrarsi poltrone. Noi del Popolo della Famiglia diciamo “Diffidare dalle imitazioni” perché il nostro Movimento è nato partendo dalla difesa della Famiglia ed ora, che “i soliti noti” avendo visto tutta la forza derivante dalla ragione, tentano (come sempre) di cavalcare il malcontento comune temendo in una perdita di consensi. Stanno quindi cercando di copiare un’idea che in realtà non hanno propria nel DNA ma che strumentalizzano, come hanno sempre fatto, giusto il tempo limitato alla campagna elettorale.

Eppure la famiglia è il motore stesso della società, anzi, come diceva San Giovanni Paolo II ‘La famiglia è il prisma attraverso cui considerare tutti i problemi sociali e attraverso cui passano tutte le questioni politiche'”

“Il Popolo della Famiglia non è un movimento di protesta bensì è un movimento di proposta e propone ai cittadini la possibilità del cambiamento, quel cambiamento che farà si che bugiardi cronici vengano messi in condizione di non danneggiare più una nazione che è la più bella al mondo e l’unica nota dolente è proprio la loro rappresentanza immeritata. Il popolo italiano ha il diritto di guardare ad un futuro migliore che porti finalmente rispetto e tutela al più debole”.

“Il Popolo della Famiglia in tutta la Calabria sta raccogliendo le firme per presentare la lista dei suoi candidati, uomini e donne, mamme e papà che hanno detto con forza NO allo scempio ed alla devastazione sistematica di questi anni. Genitori che insieme a tutta la Calabria vogliono dare ai propri figli l’opportunità di salvarsi da un futuro di manipolazione e sudditanza, perché nel momento in cui viene distrutta la famiglia tramite il divorzio e la mancanza di lavoro, nel momento in cui viene distrutto il futuro tramite l’aborto e l’eutanasia, lo Stato diventerà padre padrone delle vite dei singoli che diventeranno un numero da gestire per riempire la pancia della propria ricchezza privata”.

“Consideriamo – conclude Angela Ciconte – quindi che il vero voto utile sarà quello che verrà dato a chi è nato per difendere il cuore pulsante della società, cioè la famiglia ed i suoi figli, quindi il futuro. Le firme che in questi giorni saranno raccolte in Calabria daranno l’opportunità al Popolo della Famiglia di presentare la propria lista e poter subito dopo lavorare per entrare in Parlamento a far barriera allo scempio istituzionale deciso a tavolino da pochi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *