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Roberto il Guiscardo conquista Palazzo dei Bruzi

cosenza_museo_artistico_centro_storico_roberto_il_guiscardoCOSENZA – Sarà donata al Comune di Cosenza la copia del quadro “L’ingresso in città di Roberto il Guiscardo” di Richard Whincop, il grande pannello che lo scorso giugno era stato trafugato alla vigilia dell’inaugurazione del Museo storico all’aperto. Il professore Franco Felicetti e gli artisti che hanno realizzato l’opera la consegneranno nelle mani del Sindaco lunedì prossimo 14 dicembre a Palazzo dei Bruzi alle ore 17.

Il Museo storico all’aperto – 25 maxi pannelli che, posizionati lungo stradine interne della città antica, raccontano la storia di Cosenza attraverso le sapienti pennellate di cinque artisti stranieri- è diventato in breve una ulteriore realtà cittadina apprezzata per il suo valore culturale.

Piuttosto movimentato è stato il varo del Museo, voluto dell’Associazione “Centro storico di Cosenza-Città del tempo libero” presieduta da Franco Felicetti, con gli obiettivi di attrarre visitatori, combattere il degrado attraverso la cultura, far conoscere meglio la storia cittadina anche ai locali.

Proprio pochi giorni prima dell’inaugurazione, infatti, il pannello dell’inglese Whincop venne trafugato, suscitando non poco sconcerto. Immediata scattò, nell’occasione, la solidarietà di un gruppo di artisti locali che si misero all’opera per farne una copia sotto la guida dello stesso Whincop.

Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della Compagnia di Cosenza, il dipinto originale fu ritrovato in tempo per fare bella mostra di sé nell’allestimento museale. Ciò nonostante, gli artisti Antonio Oliva, Carmelo Perri, Roberto Mendicino e Rita Mantuano vollero proseguire il lavoro iniziato e la copia, diversa dall’originale solo per dimensioni, è stata portata a termine.

Alla cerimonia sono stati invitati anche il prof. Mario Bozzo, Presidente della Fondazione Carical, che ha dato un sostegno determinante alla realizzazione del Museo; il luogotenente Cosimo Saponangelo e il maresciallo Morrone della Stazione Principale dei Carabinieri di Cosenza, ai quali si deve il ritrovamento del quadro rubato; il restauratore Giancarlo Nava che si adoperò per rimettere velocemente a posto quanto i maldestri ladri avevano rovinato del dipinto.

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