Presentate le date cosentine dell’opera musicale “Notre Dame de Paris”, allo Stadio San Vito-Marulla dal 23 al 25 giugno

COSENZA – La città di Cosenza ospiterà per la prima volta, dal 23 al 25 giugno allo Stadio San Vito-Marulla,“Notre Dame de Paris”, il più grande successo di sempre nella storia dello spettacolo in Italia. L’opera popolare, prodotta da Clemente e David Zard e musicata da Riccardo Cocciante su libretto di Luc Plamondon (la versione italiana è di Pasquale Panella) ha ripreso le rappresentazioni per le ultime festività di Natale e continuerà la seconda parte del suo tour, ripartito da Roma, anche nel 2017.

Questa mattina le date cosentine del tour dello spettacolo, frutto della sinergia tra l’Amministrazione comunale guidata da Mario Occhiuto ed il promoter Ruggero Pegna, sono state presentate in una conferenza stampa, tenutasi al Chiostro di San Domenico, alla quale hanno preso parte l’Assessore alla Comunicazione, turismo, marketing territoriale e grandi eventi Rosaria Succurro, il dirigente del settore cultura del Comune di Cosenza Giampaolo Calabrese e lo stesso promoter Ruggero Pegna.

“Notre Dame De Paris” debuttò al Palais des Congrès di Parigi il 16 settembre 1998, nella versione originale francese, e fu subito trionfo. Quattro anni dopo, il 14 marzo 2002, arrivò in Italia, al Gran Teatro di Roma, grazie alla felice intuizione di David Zard. Lo spettacolo è diventato, nel volgere di poco tempo, il musical dei record. Un’emozione che, da allora, ha “contagiato” in tutto il mondo quindici milioni di spettatori. Un successo travolgente e inarrestabile che ha fatto sì che “Notre Dame de Paris” sia stato cantato in 7 lingue diverse e rappresentato ben 4.046 volte nel mondo, dall’Inghilterra al Canada, passando per Russia, Cina, Giappone, Corea del Sud, Libano, Turchia, e in decine di altri paesi, riscuotendo ovunque una presenza di pubblico senza precedenti.

“Un musical d’eccezione – lo ha definito in conferenza stampa l’Assessore Succurro – L’Amministrazione Occhiuto – ha aggiunto – ha voluto che venisse ospitato anche a Cosenza. In tempi brevi siamo riusciti a concretizzare un progetto a lungo accarezzato. Da sei anni a questa parte, da quando è in carica l’Amministrazione Occhiuto, abbiamo fatto sì che gli eventi si incrementassero, soprattutto quando ad arrivare sul nostro territorio sono dei manager in grado di portare in città, come in questo caso, spettacoli di alta qualità. Da tempo, ormai, siamo avviati sulla strada del partenariato pubblico-privato, nella convinzione che per poter fare delle scelte importanti ed anche economicamente sostenibili, bisogna avere accanto dei manager che investano in prima persona. Una sinergia, questa, che abbiamo già sperimentato con successo per la stagione di prosa del Rendano”.

Sostenitore della collaborazione pubblico-privata è anche il dirigente del settore cultura del Comune Giampaolo Calabrese.

“Siamo consapevoli – ha detto Calabrese in conferenza stampa – che la parte pubblica non può sostituirsi all’impresa, ma deve essere un buon collettore delle proposte che vengono dall’esterno e far sì che possano materialmente concretizzarsi. Il caso di “Notre Dame de Paris” è un caso di rilevanza mediatica e spettacolare di respiro internazionale che guarda con un’attenzione particolare alle giovani generazioni sulle quali noi stiamo puntando con decisione nelle politiche pubbliche dello spettacolo. Non è un caso se in occasione dell’ultimo Capodanno abbiamo puntato su un artista come Alvaro Soler, perché rappresenta una sorta di rigenerazione di un nuovo pubblico”.
Nei dettagli della tappa cosentina dello spettacolo è poi entrato il promoter Ruggero Pegna, al suo trentesimo anno di attività, iniziata proprio con David Zard, produttore di “Notre Dame de Paris”.

“Quando ho pensato di proporre Cosenza alla produzione è perché ho sentito che il vento a queste latitudini era cambiato, in meglio naturalmente. Si è creato quel clima di collaborazione e di disponibilità all’interno dell’Amministrazione che ha generato quella tranquillità che viene richiesta di fronte ad eventi simili e, soprattutto la possibilità di programmare serenamente e senza intoppi. Tutti i tasselli sono andati al posto giusto. In più – ha aggiunto Pegna – c’è grande fiducia nel pubblico cosentino, che chiedeva a gran voce “Notre Dame de Paris” e che è sempre disposto a cogliere gli appuntamenti di maggior qualità, con numeri importanti”.

Pegna ha poi ricordato che la vendita on line dei biglietti è già partita ieri e proseguirà dal 20 gennaio nei punti vendita tradizionali. Previsti sconti per i ragazzi da 6 a 12 anni ed altri sconti per gruppi di almeno 25 persone.

In conferenza stampa il promoter lametino si è soffermato anche a dare indicazioni tecniche sull’utilizzazione dello Stadio San Vito-Marulla.

“Sarà utilizzata – ha precisato – esclusivamente la Tribuna Centrale Ovest. L’allestimento sarà “teatrale” in modo tale che la visuale e l’acustica possano essere le migliori possibili, anche perché il palcoscenico avrà regolarmente le quinte. Oltre ai settori della Tribuna Ovest, che sono la tribuna centrale Vip e poi i settori della Tribuna Ovest inferiore e quelli laterali, avremo una platea direttamente sulla pista. Il palcoscenico sarà montato sul rettangolo di gioco. E direttamente su quest’ultimo, dalla porta carraia dello Stadio, accederanno i diversamente abili. Nella Tribuna Centrale Ovest Inferiore, trattandosi di gradinate, saranno distribuiti agli spettatori dei cuscini per far in modo che anche lì il comfort sia garantito. I posti disponibili sono poco meno di 5 mila per ogni serata”.

Confermatissimo l’imponente e prestigioso cast dell’opera musicale nel quale figurano Lola Ponce (Esmeralda), Giò Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi (Fiordaliso), cui vanno aggiunti oltre 30 ballerini, acrobati e breakers.

Al termine della conferenza stampa Ruggero Pegna ha fatto cenno anche allo spettacolo di e con Arturo Brachetti, “Solo”, che andrà in scena al Teatro “Rendano” l’11 marzo. Un “one man show” nel quale, alla soglia dei 60 anni, il grande trasformista e uomo dai mille volti della scena teatrale internazionale si racconta nei suoi ricordi d’infanzia e di famiglia, senza rinunciare alla sua poesia e magia, dando vita a una cinquantina di nuovi personaggi che si aggiungono alla sua collaudata galleria di 350 “creature” che figurano nel suo archivio.

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