SAN DEMETRIO CORONE (COSENZA) – E’ un mesto pellegrinaggio quello che si svolge oggi nei cimiteri dei centri italo-albanesi di confessione cattolica e di tradizione greco-bizantina.
Secondo i dettami del calendario liturgico orientale, infatti, avverrà la commemorazione dei defunti, una ricorrenza molto sentita e una “festa mobile” che si tiene il sabato precedente la prima la domenica di Carnevale e dodici giorni prima delle Ceneri.
In processione, al mattino, i fedeli raggiungeranno i cimiteri dove parteciperanno alla messa in suffragio dei defunti, in memoria dei quali non mancherà chi tra le tombe offrirà ai presenti bevande e cibarie, rinnovando così una secolare usanza.
Altro momento di profondo significato religioso è la cerimonia della benedizione del grano bollito (simbolo di resurrezione), di due pani, del vino (simboli sacramentali) e di una candela accesa (simbolo della immortalità dell’anima), che molte famiglie chiedono al papàs di tenere nelle loro case in suffragio dei cari estinti.