Bufera Renault, ipotesi frode emissioni

renaultPARIGI (FRANCIA) – Gli agenti della divisione anti frode della polizia francese ha effettuato una serie di perquisizioni in alcuni impianti produttivi della Renault. Lo fa sapere il sindacato Cgt.

Secondo le prime informazioni, l’ipotesi investigativa è che anche alcuni motori diesel Renault siano equipaggiati con un software che consente di eludere i controlli sulle emissioni, come quello alla base dello scandalo che ha investito Volkswagen.

Le forze dell’ordine, aggiunge il sindacato, hanno sequestrato numerosi personal computer ai dirigenti. In seguito all’esplosione del caso Volkswagen, Renault aveva promesso di investire 50 milioni di euro per far si’ che i livelli di emissione effettivi delle sue auto fossero in linea con quelli registrati durante i test.

Il titolo Renault ha perso fino al 18,5% sui circuiti della borsa di Parigi. Il tonfo è dovuto alle perquisizioni effettuate dalla polizia francese in numerosi uffici e fabbriche della casa automobilistica, che sarebbe indagata per la possibile presenza nei motori di software per frodare i controlli sulle emissioni, come quelli alla base dello scandalo che ha travolto Volkswagen.

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