Scatta l’allarme morbillo-rosolia, 1 bimbo su 5 non è vaccinato

ministero_della_salute_morbillo-rosoliaROMA – Un bambino su 5 in Italia non è vaccinato contro morbillo, parotite e rosolia, malgrado il vaccino sia gratuito, e il numero di vaccinati continua a scendere di anno in anno. E’ l’allarme lanciato dal ministero della Salute, che pubblica i dati relativi al periodo 2013-14 riguardanti la copertura per la prima dose (somministrata entro i 24 mesi di vita) e per la seconda (a 5-6 anni di eta’).

Entrambi i dati sono scoraggianti in tutte le Regioni: a fronte di una copertura vaccinale fissata al 95%, i bimbi che hanno ricevuto la prima dose sono stati l’86,7%, contro il 90,3 per cento dell’anno precedente. Va anche peggio per la seconda dose, dove la copertura si ferma a circa l’82,4 per cento, oltre un punto percentuale in meno dell’anno prima. Male soprattutto Calabria e Sicilia, dove la copertura scende addirittura al 65,7 e al 65,6.

L’eliminazione del morbillo, della rosolia e della rosolia congenita, ricorda il ministero, sono obiettivi del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 (PNEMoRc) sancito come Accordo del 13 novembre 2003 in Conferenza Stato-Regioni e aggiornato con l’Intesa del 23 marzo 2011, nella medesima Conferenza.

Il Piano e’ stato predisposto sia per evitare il verificarsi di nuove epidemie di morbillo, dopo quella che, tra il 2002 ed il 2003, ha causato oltre 40.000 casi, centinaia di ricoveri ospedalieri, decine di casi complicati e 8 decessi in soggetti di eta’ infantile e adolescenziale, sia per recepire le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’, che ha l’obiettivo di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita dalla Regione Europea.

Ma l’obiettivo del 95% si allontana sempre di piu’: “Occorre, pertanto, incrementare le coperture – sottolinea il dicastero guidato da Beatrice Lorenzin – anche mediante interventi mirati ad aumentare, nella popolazione, la consapevolezza dell’importanza di questa vaccinazione per la prevenzione di casi gravi e decessi e per ricostruire la fiducia dei genitori in questo vaccino, che ha un ottimo profilo di efficacia e sicurezza”.

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