Terremoto: militari preparati a drammi ma non invulnerabili

Militari-ad-Amatrice-scavano-tra-macerie-terremotoAMATRICE (RIETI) – Amatrice – I militari sono gente forte e preparata ad affrontare situazioni drammatiche ma sono sempre uomini che di fronte alle tragedie possono rimanere ‘feriti’ nell’animo e tanti tra coloro che sono impegnati ad Amatrice nelle operazioni di soccorso dopo il terremoto, accusano dei traumi analoghi a quelli registrati nelle missioni in teatri di guerra.

E’ quanto racconta all’Agi il tenente dell’Esercito Italiano, Rosalba Vergini, psicologa e terapeuta con esperienze sui disturbi post traumatici da stress dei militari italiani impegnati nelle operazioni di “peace keeping” in Libano ed Afghanistan.

La psicoterapeuta, nativa di Spello (Perugia), per sua sfortuna, conosce bene anche i terremoti visto che la sua Umbria ne e’ stata vittima.

“Noi – spiega – siamo impegnati nell’assistenza psicologica di emergenza al personale militare impegnato nei soccorsi con lo scopo di prevenire distrurbi post traumatici da stress. Nell’immediato cerchiamo di capire e prevenire lo sviluppo di traumi psicologici fornendo un supporto ad elaborare la situazione. In altre parole, cerchiamo di evitare che traumi come, per esempio, il senso di colpa per non essere riusciti a salvare una vita, o delle situazioni con dei collegamenti a vecchi traumi vissuti in passato si sviluppi in disturbi da stress pot traumatico.

E, in questi cinque giorni, si sono verificati molti di questi casi. Alle volte sono stati gli stessi militari a chiedere un supporto ma, visto che molti alle volte non se ne rendono neanche conto, siamo noi a sollecitare l’assistenza anche con interventi di gruppo.

D’altronde – prosegue – i traumi ai quali assistiamo sono molto simili a quelli che si verificano nei teatri di guerra: il terremoto e la guerra sono tutti e due scenari di distruzione e morte”.

E l’attivita’ di assistenza psicologica non si ferma a questo tipo di intervento di emergenza. “L’attivita’ – riferisce Vergini – e’ naturalmente strutturata e continuiamo a seguire i vari casi personalmente e con tutte le nostre strutture”.

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