Ospedale dell’Annunziata: è ancora emergenza al Pronto Soccorso. Dichiarazione dell’Assessore Bozzo

massimo_bozzo_cosenza_comuneCOSENZA – “Nonostante un anno e mezzo di lotte e di continue segnalazioni di carenze di personale, continua la situazione di emergenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza”.

Lo afferma in una dichiarazione l’Assessore alla sanità, qualità della vita e alla salute pubblica Massimo Bozzo, tra i paladini, insieme al Sindaco Mario Occhiuto, della battaglia intrapresa dal Comune di Cosenza, al fianco dei medici e del personale dell’Ospedale, per fronteggiare la grave situazione in cui versa il nosocomio cittadino, soprattutto nell’area dell’emergenza, e per garantire migliori condizioni di agibilità della professione medica all’interno dello stesso presidio sanitario.

“Per quanto è dato sapere – sottolinea l’Assessore Bozzo – il personale medico è costretto ancora a turni massacranti e alla carenza di medici che interessa il Pronto Soccorso si sta facendo fronte attingendo al personale in forza ad altri reparti per garantire i turni. La situazione, con l’approssimarsi della stagione estiva e quando il personale dovrà giustamente godere delle ferie, sarà destinata a peggiorare. E’ una constatazione amara dover prendere atto del fatto che l’Ospedale dell’Annunziata continua a dover fare i conti con i suoi atavici problemi che si aggravano giorno dopo giorno. A nulla sembra siano valsi – dichiara ancora Bozzo – le lettere indirizzate dallo stesso Sindaco Occhiuto al Ministro della Sanità Lorenzin, né gli scioperi indetti dall’Intersindacale, né, più di recente, le visite al nosocomio cittadino del Commissario Scura e del Presidente della Giunta regionale Oliverio.

Anche rispetto alle nuove assunzioni, che sembravano in dirittura d’arrivo, occorre registrare una preoccupante battuta d’arresto perché i tempi della burocrazia hanno rivelato, ancora una volta, le endemiche lungaggini che tutti conosciamo, pur in presenza della pubblicazione dei bandi relativi alla mobilità, sia regionale che extraregionale, per l’area dell’emergenza. Questo allungamento dei tempi è inaccettabile e non si può restare a guardare.

La grave situazione del Pronto Soccorso – ha proseguito Bozzo – sta minando alle fondamenta la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Il diritto alla salute è un diritto imprescindibile che non riguarda solo i cittadini, ma anche la salute dei medici, la loro dignità personale e quella di tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’Ospedale.

Allo stato, la gravità del momento è tale da poter sicuramente affermare che le prestazioni che si è in grado di offrire all’utenza sono assolutamente insufficienti a garantire un’adeguata assistenza a tutti i pazienti che ogni giorno si rivolgono al Pronto Soccorso. Non basta sacrificarsi fino all’inverosimile e dimostrare grande attaccamento alla professione, quando si combatte con carenze ataviche alle quali occorre con ogni mezzo porre rimedio”.

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