Grande Cosenza: Occhiuto bis? Incarichi e assunzioni a vecchi e nuovi amici

consigliere comunale cosenza carlo guccioneCOSENZA – «La situazione finanziaria del Comune di Cosenza non è delle migliori, eppure durante l’Occhiuto bis la smania di assumere (forse vecchi e nuovi amici?), elargendo fior di quattrini, supera il giusto equilibrio imposto da una crisi in grado di fiaccare la maggior parte della nostra comunità. Ma non si possono valorizzare risorse interne a Palazzo dei bruzi invece di pescare fuori dal bacino dell’Ente? I cittadini di Cosenza pagano tasse altissime. E il sindaco cosa fa? Aumenta, a spese dei contribuenti, il numero dei cortigiani. La condotta del primo cittadino contraddice integralmente quanto riscontrato e poi previsto dal Commissario straordinario con la delibera 31/2016 del 13.05.2016 di “Programmazione triennale del fabbisogno del personale. La città, così come molti sostenitori ed elettori di questa attuale maggioranza, ha già capito la logica del nuovo corso. E la volontà del nuovo sindaco di imbarcare personaggi buoni per tutte le stagioni».

E’ quanto affermano i consiglieri comunali di minoranza (Carlo Guccione, Marco Ambrogio, Francesca Cassano, Damiano Covelli, Anna Fabiano, Alessandra Mauro, Enrico Morcavallo, Luca Morrone e Biancamaria Rende), tutti membri della colazione “La Grande Cosenza, che questa mattina hanno presentato una interrogazione con risposta scritta al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.

Sul sito istituzionale del Comune di Cosenza è stato pubblicato, con scadenza il 6 settembre 2016, l’Avviso  pubblico per il ricevimento di candidature finalizzate al conferimento di incarichi dirigenziali a tempo pieno e determinato di posti vacanti nell’ambito della struttura organizzativa del Comune di Cosenza, ai sensi dell’art. 110, comma 1, d.lgs. 267/2000, modificato dall’art. 11. D.l. 90/2014, convertito nella legge 11.08.2014, n. 114.

Questo Avviso, così com’è formulato, non indica con precisione quali posti di funzione il sindaco intenda coprire con la selezione indetta, né i criteri da adottare per l’affidamento dell’incarico.

«Il reclutamento avviato con l’Avviso è compatibile con i parametri assunzionali determinati dalla difficile situazione finanziaria dell’Ente, dal momento che contraddice integralmente quanto previsto dal Commissario straordinario con la Delibera 31/2016 del 13.05.2016 di “Programmazione Triennale del fabbisogno del personale?

Al momento della pubblicazione – continuano i consiglieri comunali della Grande Cosenza – dell’Avviso, risultava già pervenuta l’autorizzazione della Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali, di cui alla Delibera n.14 del 08/07/2016 di integrazione della Programmazione triennale di fabbisogno del Personale elaborata dall’attuale Giunta? E’ stata eseguita preliminarmente alla pubblicazione dell’Avviso, la doverosa ricognizione del personale di categoria D avente i requisiti per assolvere la funzione dirigenziale per come ritenuto imprescindibile da ampia giurisprudenza (es. sentenza TAR LAZIO n. 3670/2015 in base alla quale “il riferimento è l’art. 19 del DLgs 165/2001 che obbliga alla pubblicazione di avviso pubblico indicante tipologia, numero, criteri per l’affidamento,  dopo aver accertato che la professionalità richiesta non sia rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione? A parere del Collegio, l’impossibilità di rinvenire professionalità nei ruoli dell’Amministrazione deve intendersi nel senso che la ricerca all’esterno deve seguire l’accertamento del possesso dei requisiti richiesti in capo a soggetti già appartenenti ai ruoli dell’Amministrazione e, quindi, anche tra i funzionari direttivi di categoria D, in caso di vacanza in organico di personale dirigenziale”)».

E’ quanto si legge nel testo della interrogazione, rivolta al primo cittadino Mario Occhiuto e presentata dai consiglieri comunali della Grande Cosenza.

«Quali provvedimenti – si chiedono ancora i consiglieri comunali della Grande Cosenza -intende adottare per evitare di esporre il Comune ad inutili contenziosi e dannosi fermi amministrativi, in presenza delle violazioni di legge citate in premessa? Per quali ragioni non si è inteso, invece, cogliere l’occasione per valorizzare il personale di ruolo dell’amministrazione, privilegiando il merito e non la fidelizzazione, la crescita e la stabilità nel tempo delle competenze interne, che costituiscono di per sé un patrimonio consolidato e  indiscutibile di un’amministrazione imparziale ed efficiente (art. 97 Cost.), conseguendo altresì un risparmio di spesa?».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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