Pasqua 2017, Arcavacata è pronta per la Via Crucis vivente

ARCAVACATA DI RENDE (COSENZA) – “…E la Notte nera, via via ancor più nera; e gli occhi un grumo di lacrime e fango, lacrime e sangue: sangue dalla fronte, dal viso, dalle mani, sangue e terra e fili d’erba sulla bocca; anche Tu, solo. Anche Tu hai urlato “perché” dall’alto di quella Cima, e nessuna risposta è venuta (allora!).  Anche Tu finivi con la certezza di essere un abbandonato…” Scriveva così in una delle sue più belle poesie Padre David Maria Turoldo dei Servi di Maria. Versi intensi che sintetizzano la notte più oscura per i cristiani, la Notte del sacrificio supremo del Cristo che si avvia alla Croce. La rievocazione del Venerdì Santo passa anche quest’ anno per le vie di Arcavacata. Comunione e tradizione si stringono ancora una volta intorno all’evento cuore dell’anno liturgico, la Pasqua.

E’ tutto pronto per Venerdì 14, alle ore 20, quando la mesta processione come di consueto ripercorrerà le quattordici stazioni della Via Dolorosa che il Cristo percorse fino al Calvario, snodandosi lungo le vie del centro storico del paese. L’intera comunità come ogni anno si stringerà intorno alla Parrocchia di Santa Maria della Consolazione guidata dal parroco, don Michele Buccieri e dal vicario pastorale don Francesco Guagliani. Gli olivi che si affacciano lungo le vie del paese rimanderanno con la mente a quelli del Getsemani che raccolsero le lacrime ed il sangue del Cristo che geme sotto il peso dei peccati dell’umanità intera; le pietre, dove i numerosissimi e bravissimi figuranti sosterranno lungo le viuzze di Arcavacata, pallide e immobili, rimanderanno a quelle di duemila anni fa, testimoni silenziose della crudele flagellazione.

Di stazione in stazione, il Cristo cadrà sotto il peso del patibolo, condividerà il suo dolore con il Cireneo, avrà il suo viso benedetto asciugato dalla Veronica, affiderà l’umanità a sua Madre ai piedi della Croce, fino al suo ultimo straziante Fiat. Non resta dunque che fare nostro questo appuntamento di Venerdì 14, e come ha scritto Papa Francesco di rivolgere “lo sguardo a Gesù, chiedendo la grazia di comprendere meglio il mistero del suo sacrifico per noi in questa Settimana Santa”.

Luisa Loredana Vercillo

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