All’Unical il seminario “Il percorso nascita in Calabria: stato dell’arte e proposte. Parlano le associazioni

RENDE (COSENZA) – “Il percorso nascita in Calabria: stato dell’arte e proposte. Parlano le associazioni”. È questo il titolo dell’incontro che si terrà lunedì 1 aprile, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, all’Università della Calabria.

Nell’aula seminari “Giovanni Arrighi” (piano terra cubo 0B) – Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Monica Zinno (Presidente dell’associazione “Infanzia e Adolescenza G. Rodari”), le ostetriche Licia Aquino e Silvia Puntillo, incontreranno i ragazzi dell’Unical e alcune associazioni, come “Decol Femm Queer Lab” e “Casa Diritti sociali”.

Invece, il 2 aprile, dalle ore 09.00 alle ore 11.00, si terrà un dibattito su: “Medicalizzazione di gravidanza e parto, pratiche di empowerment e autonomia”. Oltre a Monica Zinno e Silvia Puntillo sarà presente Anna Domenica Mignuoli (Presidente associazione “Dall’Ostetrica”).

A moderare i due seminari Laura Corradi, docente del corso “Studi di genere e metodo intersezionale”.

«Spesso la donna in gravidanza è trattata come se fosse malata. La nascita non è più vissuta come un evento fisiologico ma come una malattia che richiede esami e interventi sulla donna e sul nascituro. Dare alla luce un neonato diventa un fatto medico, dove la donna è oggetto di prassi ospedaliere. Con questi seminari – spiega Laura Corradi – intendiamo, dunque, sottolineare il protagonismo femminile nell’evento della nascita e discutere con gli studenti, del corso del parto come pratica di empowerment e autonomia delle donne. Discuteremo anche del nascere in casa in sicurezza e delle ricerche svolte dalle stesse ostetriche con le puerpere».

Nel corso dei seminari verrà proiettato il video “Nati in casa”. Si tratta di un monologo, scritto e interpretato da Giuliana Musso: è una riflessione sulla maternità, sull’atto – anche pratico – di mettere alla luce la vita, tra passato e presente. Ma è anche uno spettacolo di denuncia contro l’ipermedicalizzazione degli ospedali e le manovre mediche non consentite o abusate, dove viene meno la libera scelta della donna di vivere il parto in modo naturale: “La nascita è una normale funzione del nostro corpo, non una malattia”.

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