Istituire una vera e propria task force tra Comune, Azienda Ospedaliera, Asp e associazioni di volontariato che possa occuparsi non solo, come sta già avvenendo, dell’accoglienza dei profughi ucraini che continuano ad arrivare sul territorio, ma anche della loro assistenza sanitaria. A queste conclusioni è pervenuta la riunione del tavolo di concertazione permanente sulla sanità, riunitosi a Palazzo dei Bruzi, alla presenza del Sindaco Franz Caruso e dell’Assessore alle politiche della salute Maria Teresa De Marco, con la partecipazione di tutti i soggetti che operano a vario titolo nel settore, a partire dai vertici dell’Azienda Ospedaliera e dell’Asp, fino al coinvolgimento dell’Ordine dei Medici, dell’Ordine degli Infermieri e del CSV.
Nel suo intervento introduttivo che ha dato avvio ai lavori del tavolo, il Sindaco Franz Caruso ha sottolineato l’attenzione che il Comune ha riservato, insieme alle associazioni di volontariato che operano sul territorio, ai profughi ucraini arrivati in città a causa del conflitto che si sta combattendo nel loro Paese. Il primo cittadino ha evidenziato la gara di solidarietà che si è prontamente messa in moto con la messa a disposizione di immobili dignitosi offerti gratuitamente da molti cittadini. “Segno – ha rimarcato Franz Caruso – che le tradizioni dell’accoglienza, della solidarietà e dell’inclusività, proprie della città di Cosenza, sono emerse anche in questo caso, in tutta la loro consistenza”. La riunione del tavolo è andata avanti con i contributi dell’Assessore Maria Teresa De Marco, del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Isabella Mastrobuono e dell’ASP, Vincenzo La Regina. Sono intervenuti anche il Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cosenza, Eugenio Corcioni, il Presidente dell’Ordine degli Infermieri, Fausto Sposato, Renzo Bonofiglio, nefrologo e componente del direttivo dell’Asit (Associazione Sud Italia Trapiantati) e Rachele Celebre, Vice Presidente del CSV. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità, sottolineata soprattutto dall’Assessore De Marco e pienamente condivisa dal tavolo, di dar corso alle linee guida contenute nella circolare ministeriale già pervenuta all’Azienda Ospedaliera e all’ASP e relativa alla presa in carico dei profughi ucraini. Si è ritenuto da più parti necessario sottoporre i profughi, già dalla prima fase di accoglienza, ad un mini triage per censirli e per individuare l e patologie di cui sono portatori, al fine di prestare le cure di cui hanno bisogno. Molto spesso, infatti, si tratta di pazienti affetti da patologie croniche ed importanti che hanno bisogno di cure tempestive. Indispensabile è stato considerato anche l’approccio integrato con il Comune e con le associazioni di volontariato. All’attenzione del tavolo di concertazione sono state portate anche altre questioni: anzitutto la realizzazione del nuovo Ospedale che per il Comune rappresenta una priorità assoluta e che dovrà diventare, nel disegno del Sindaco Franz Caruso, un Hub di qualità in grado di servire l’intera provincia. Un modello che possa abbracciare una visione capace di interpretare al meglio la domanda di buona sanità che proviene dai territori e che, con l’imminente inaugurazione del Mariano Santo, darà vita ad un Polo oncoematologico degno di considerazione ed all’avanguardia grazie all’impiego delle tecnologie più avanzate. A chiudere la riunione del Tavolo, la sollecitazione, arrivata dal dottor Renzo Bonofiglio, volta a costituire un Dipartimento di cittadinanza attiva che riconosca le funzioni di reale partecipazione al terzo settore e che dia sostanza al concetto di partecipazione, in quanto – è stato rilevato – la voce del cittadino, all’interno delle strutture sanitarie, rappresenta l’anello mancante.