COSENZA – La coop. Dignità del Lavoro lancia la raccolta fondi “Regala un’opportunità” per integrare il finanziamento.
C’è una parola che ritorna di continuo nella presentazione alla stampa di un progetto, culturale e sociale insieme, coordinato dalla Cooperativa sociale ‘Dignità del Lavoro’ e che, sul fronte dell’Amministrazione comunale, coinvolge il Museo dei Bretti e degli Enotri. E’ la parola opportunità, nella quale risiede innanzitutto un nuovo modo di intendere le politiche sociali. Così è per il presidente della stessa Cooperativa Giovanni Serra, alle spalle anni di esperienza nel terzo settore; così è per il Sindaco Mario Occhiuto. Per entrambi agire con incisività nel sociale non significa fare assistenzialismo quanto realizzare progetti che offrano reali opportunità di inclusione sociale, capaci di generare libertà e uguaglianza.
Giovanni Serra ci illustra il suo progetto, o meglio, quello della cooperativa sociale “perché – tiene a precisare – nulla potrebbe accadere senza un coinvolgimento collettivo”. Si tratta di una iniziativa imprenditoriale che prevede l’allestimento e la gestione di un bookshop all’interno del Museo dei Brettii e degli Enotri, i cui servizi editoriali di vario tipo saranno prodotti dai giovani destinatari del progetto. E chi sono? Minori che compiono reati, quelli che Giuseppina Introcaso, che interviene quale responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali Minori di Cosenza del Ministero di Grazia e Giustizia, chiama ‘ragazzi a perdere’, per come li intende la società ghettizzandoli, “mentre – afferma – è la stessa normativa a dire che per questi giovani il carcere è solo l’estrema ratio, prevedendo invece percorsi formativi ed educativi che li recuperino alla società, modificando comportamenti che tante volte sono di devianza solo per deficit relazionali”.
“Il progetto che coinvolge il nostro museo civico assume una doppia valenza – è il commento dell’assessore al marketing territoriale Rosaria Succurro. Sociale, per l’azione di recupero che realizza su questi giovani, in un contesto culturale insolito per loro, distante dalle proposte formative nelle quali in genere vengono impegnati, tendenti a mestieri più artigianali. E di conseguenza, l’offerta da parte della struttura museale di un nuovo servizio che certamente ne aumenterà l’attrattiva”. Crediamo molto nella vocazione turistica della città – rafforza il Sindaco Occhiuto – e sappiamo che lo sviluppo del territorio può realizzarsi attraverso progetti di natura produttiva, i soli in grado di generare sviluppo”. Per Marilena Cerzoso, direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri, la realizzazione di un bookshop significa “prolungare l’esperienza museale attraverso un passaggio fondamentale, che esalta la missione educativa del museo”. Il bookshop, in un dialogo già in corso tra Amministrazione ed i titolari del progetto, non sarà una semplice libreria o un negozio di gadget ma sarà concepito come luogo fortemente identitario del Museo.
Illustrata l’iniziativa nel suo complesso, l’incontro di oggi si è concentrato sul lancio della raccolta fondi “Regala un’opportunità”. Eh sì, è il momento del coinvolgimento collettivo. Il progetto, infatti, è solo parzialmente finanziato dalla Regione Calabria, attraverso fondi comunitari; ma per un’altra parte, circa 35mila euro, necessita di un cofinanziamento che la cooperativa sociale non può sostenere. Ecco allora la chiamata a raccolta della comunità cittadina. Parla di impegno sociale Giovanni Serra, al quale hanno già risposto enti come la Fondazione CariCal, la Caritas diocesana, Banca Mediolanum e diverse aziende private. Serve l’aiuto di tutti, però. E allora la raccolta fondi per integrare il fabbisogno economico del progetto parte on line sul sito www. dignitadellavoro.it e relativa pagina facebook; attraverso la distribuzione di carnet di ricevute in alcuni punti di interesse della città; ed ancora con l’organizzazione di eventi con ticket, da devolvere al progetto: una serata imminente al Loft, uno spettacolo teatrale offerto dalla Compagnia del Sorriso; un concerto-evento organizzato dalla Società Dante Alighieri.