Gianni Romeo è il nuovo presidente di Volontà Solidale “CSV Cosenza”

gianni-romeo_csv_cosenzaCOSENZA – È Gianni Romeo il nuovo presidente di Volontà Solidale – CSV Cosenza. L’elezione è avvenuta lunedì nel corso dell’assemblea dei soci che si è svolta a Cosenza e alla quale hanno partecipato 170 associazioni. Romeo ha ottenuto 114 voti contro i 56 dell’altro candidato a presidente, Antonello Grosso La Valle.

Nel Comitato Direttivo sono stati eletti 20 referenti di associazioni di tutta la provincia: Sergio Principe, Isabella Manna e Gisella Florio (area urbana); Concetta Carravetta, Ida Roberta Plastina e Carmen Montalto (hinterland); Concetta Grosso, Giuliana Scofano e Franca Dora Mannarino (Tirreno); Piero De Vita, Antonio Gallina e Vincenzo Liguori (Ionio); Flaviano Giannicola, Giuseppe Bruno e Gennaro Romio (Pollino). Gli altri eletti sono Angelo Prioli, Silvana Gualtieri, Matteo Martora, Florangela Barone e Cataldo Muraca.

Gianni Romeo, 56 anni, di Celico, sposato e con quattro figli, è direttore del Banco Alimentare della Calabria e presidente della Cooperativa sociale La Terra di Cosenza. Da anni impegnato nel mondo del sociale e del volontariato, è stato già presidente di Federsolidarietà Calabria. “Il volontariato vive un momento particolare ed è chiamato ad affrontare nuove sfide anche alla luce della nuova riforma del Terzo settore – ha affermato Romeo – i CSV saranno interessati da questi cambiamenti e dobbiamo essere pronti a lavorare insieme per dare risposte ai bisogni delle nostre comunità e per promuovere azioni di sviluppo che possano favorire la crescita del volontariato e dei centri di servizio”. Il suo impegno nel sociale nasce dall’appartenenza alla comunità cristiana e dall’esperienza, come volontario, nel mondo delle cooperative sociali. “Fin da giovane sono stato educato all’attenzione e all’accoglienza dell’altro, soprattutto di chi versa in situazione di disagio e di difficoltà. Il mio impegno nel sociale, maturato poi da adulto, scaturisce pertanto da questa esperienza. Ho iniziato tale avventura come volontario prima, poi come obiettore di coscienza all’interno di una cooperativa sociale. Questa ha costituito la prima palestra in cui allenarmi quotidianamente e in cui imparare a lavorare insieme agli altri”.

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