COSENZA – Nel bel mezzo delle denunce che il sindaco Mario Occhiuto sta facendo pubblicamente in questi ultimi giorni, non appare affatto una combinazione casuale la diffida che oggi la Sorical ha provveduto a inviare al Comune di Cosenza. Nel documento, si esorta all’immediato pagamento di una parte del Piano di rientro, minacciando l’Amministrazione di rescindere il contratto sulla fornitura di acqua potabile.
Ora, premettendo che al suo insediamento, nel 2011, l’Esecutivo Occhiuto com’è noto ha trovato in eredità dalle precedenti Amministrazioni un debito con Sorical di 14 milioni e 900 mila euro, ridotto in soli 5 anni a euro 3.514.263,64 (al netto dell’iva), e che il Comune di Cosenza ha sempre assolto ai pag amenti dovuti (pagamenti effettuati dal 2011 al 2016: euro 16.600.000,00. Pagamenti medi annui: euro 2.900.000,00), gli uffici di palazzo dei Bruzi provvederanno adesso a richiedere formale attestazione sul grado di equità che la Sorical sta esprimendo con la sua gestione verso tutti i Comuni a cui fornisce il servizio. Se, cioè, lo stesso avvertimento per una liquidazione perentoria nei confronti del Comune di Cosenza sia stato inviato anche, in proporzione dei crediti vantati, al resto dei Comuni serviti.
Quel che è certo è che il Comune di Cosenza farà valere nelle sedi preposte il diritto all’acqua dei cittadini e non ammetterà alcuna ritorsione di tipo politico che blocchi un servizio pubblico che è garanzia di civiltà e democrazia.