Un modello del Duomo di Cosenza con le scritte in braille, la donazione dell’unione ciechi nel giorno della luce

COSENZA – L’unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione di Cosenza, dona alla Cattedrale un modello tridimensionale della facciata del Duomo, con le scritte Braille. Ciò permetterà ai ciechi e agli ipovedenti di comprendere il luogo carismatico in cui si trovano. Un modo per rendere accessibile anche alle persone con difficoltà visive l’arte, le bellezze culturali e architettoniche della città. Il modello sarà consegnato, nel giorno della Luce, il 2 febbraio, dopo la Messa in Cattedrale alle 17.00, nel corso dell’incontro tra il Verscovo, Mons. Francesco Nolè e l’Unione Italiana Ciechi e degli ipovedenti.

“Un evento importante- sottolinea Giuseppe Bilotti, presidente della sezione di Cosenza dell’Unione Ciechi – perchè il giorno della Luce è anche un giorno che lascerà il segno, in quanto, per la prima volta nella nostra realtà territoriale, apre le strade della conoscenza e dei beni culturali alle persone che non vedono”.

“Le persone con difficoltà visive – aggiunge il Presidente Bilotti – oggi, navigano in internet alla pari con gli altri, accedono al giornale elettronico, al libro elettronico, alle monete elettroniche, ai servizi informatici e telematici. Vanno da soli per le strade, all’aeroporto, sui treni, sugli aerei, sui mezzi pubblici di trasporto, inviano e ricevono i messaggi con il telefonino, accedono al televideo, fruiscono dei programmi televisivi, vanno al cinema, a teatro, al museo, praticano attività sportive, ampliano la gamma del le attività lavorative. Tutto ciò dovrebbe sicuramente essere rivalutato, per migliorare la qualità della vita in persone con disabilità sensoriali, in particolar modo in soggetti con difficoltà visiva. E in questo desidererebbero anche, che l’arte e le bellezze di una città siano accessibili.

Advertisement

La donazione dell’Unione dei ciechi alla cattedrale di Cosenza, di un modello tridimensionale della facciata del Duomo con le scritte Braille rappresenta un piccolo esempio, che permetterà di stimolare la crescita culturale che si sta aspettando da tempo nella nostra Città.

Il tatto, permetterà finalmente a tutti i ciechi di comprendere la storia, l’architettura di un luogo simbolo di cultura che ci appartiene e che appartiene a tutti.

Padre Francesco- conclude Giuseppe Bilotti – ha compreso ed aperto la sua cattedrale alle persone con difficoltà sensoriale, in particolar modo ai ciechi ed agli ipovedenti nel giorno della Luce. Grazie padre Francesco”.

Advertisement

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *