Maltempo, sopralluogo di Oliverio a Joppolo e Nicotera

Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, accompagnato dal direttore della Protezione Civile regionale Carlo Tansi e dal Commissario di Calabria Verde Aloisio Mariggiò, ha effettuato un volo di ricognizione in elicottero su Joppolo e Nicotera e sulle aree della costa vibonese colpite da un violento nubifragio nella notte tra venerdì e sabato scorso. Subito dopo è stato raggiunto a terra dal Prefetto di Vibo Valentia Giuseppe Gualtieri, dal responsabile regionale del demanio idrico Gianfranco Comito, dal consigliere regionale Michele Mirabello e dal sindaco della cittadina tirrenica Carmelo Mazza, accompagnato dal consigliere Scaramozzino e dal presidente del consiglio comunale Albino per una serie di sopralluoghi nel territorio comunale di Joppolo. “Tutto questo -ha detto con amarezza Oliverio- è frutto della responsabilità delle istituzioni, ma anche della incuria dei cittadini. Per troppo tempo c’è stata una cultura permissiva diffusa che ha consentito di costruire anche laddove non si poteva e non si doveva costruire. Nell’alveo di un corso d’acqua non si edifica e chi lo ha permesso ha provocato un grave danno al territorio. Adesso sarà necessario effettuare una grande pulizia a monte, pulendo i torrenti e prendendo in considerazione, perciò, una sistemazione idraulica di tutto il bacino”. Il Presidente della Regione ha, quindi, rassicurato i cittadini a cui ha ricordato che la Regione ha già chiesto, dopo l’alluvione di giugno, sia per Joppolo che per Nicotera, il riconoscimento dello stato di emergenza che è stato accettato e ammesso ed a cui saranno estesi anche gli ultimi eventi calamitosi. Intanto sono stati già erogati 500 mila euro per le somme urgenze, a cui saranno aggiunti altri fondi per i lavori necessari di riduzione del rischio. A margine del sopralluogo è stata esaminata anche la situazione della chiusura del tratto Joppolo-Coccorino della Sp 23 rispetto alla quale è stata annunciata, entro i primi 15 giorni di settembre, la convocazione in Prefettura di un tavolo tecnico istituzionale per avviare i necessari lavori di messa in sicurezza del costone.

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