Cosenza, martedì 26 al Liceo Telesio l’illustre studioso romano Emanele Lelli presenterà imponente lavoro su Teocrito

COSENZA – Domani, 26 marzo, alle ore 16 nella prestigiosa cornice della Biblioteca ‘Rodota’ del Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza, il prof. Emanuele Lelli, che insegna latino e greco presso il Liceo “Tasso” di Roma e collabora con il Dipartimento di studi greco-latini, italiani e scenico-musicali dell’Università “La Sapienza”, presenterà la sua ultima fatica ‘Pastori antichi e moderni. Teocrito e le origini popolari della poesia bucolica’, pubblicata da Georg Olms all’inizio dell’anno, accolta nella prestigiosa collana tedesca “Spudasmata. Studien zur klassischen Philologie und ihren Grenzgebieten”: si tratta del primo lavoro globale, di impostazione demofilologica, sul corpus ben definito di un autore.

Dialogherà con l’autore la prof.ssa Adelaide Fongoni, docente di latino e greco presso il Liceo ‘Telesio’ ed il Dirigente Scolastico del Liceo, ing. Antonio Iaconianni ed il Direttore della Biblioteca ‘Rodota’, prof.ssa Antonella Giacoia, porteranno il loro saluto.

Il dirigente scolastico del Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza, ing. Antonio Iaconianni, ha dichiarato: «La nostra scuola accoglie con affetto questo illustre studioso, che già nel 2017 ha presentato da noi il suo meraviglioso lavoro ‘Sud antico. Diario di una ricerca tra filologia ed etnologia’, pubblicato nel 2016 per la casa editrice Bompiani, un interessante ‘viaggio della memoria’, nel quale l’autore recupera il volto ‘popolare’ dei classici, con una particolare attenzione alla comunità grecanica dell’Aspromonte. Domani – ha continuato il Preside – il prestigioso ospite ci parlerà di Teocrito, che come pochi altri nel panorama della produzione letteraria greca e latina, offre ai suoi lettori un repertorio straordinario di tratti di cultura popolare: credenze, superstizioni, proverbi, motivi di canto tradizionale e molto altro ancora. Lo studioso – ha concluso Iaconianni – riesce, a mio sommesso parere, efficacemente a dimostrare, attraverso un’analisi puntuale e dettagliata degli Idilli, che il poeta, pur trasponendo in una forma più letterarizzata le tradizioni di canto pastorale che ben conosceva, si fa testimone, e non imitatore erudito, dei contenuti pragmatici del mondo agropastorale, che mai fino ad allora erano stati soggetto letterario non mitizzato. Ringrazio, infine, la prof.ssa Adelaide Fongoni che con spirito di sacrificio ed entusiasmo è riuscita ad organizzare questo importante incontro che sarà motivo di crescita per la nostra comunità scolastica, per i nostri studenti e per il territorio tutto!».

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