La carica dei mille. Testimoni e protagonisti della prima edizione del Premio “Laghi di Sibari”, istituito dall’associazione “Laghi di Sibari” – con il sostegno della Camera di Commercio di Cosenza – per esaltare le storie di uomini e donne del Sud che fanno grande l’Italia nel mondo.
È stata segnata da un successo di pubblico e di critica la manifestazione (patrocinata da Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Cassano e Lega Navale Italiana) che ha visto sfilare, sul palco del Teatro-Arena del porto turistico, i simboli di un Meridione che non si piange addosso, si rimbocca le maniche e si fastrada, diventando modello da seguire, come sottolineato dal direttore artistico Andrea Solano, nel ricordare la vocazione e gli antichi fasti del centro nautico, candidato a ritornare fucina di talenti, innovazione, fermenti culturali.
Un migliaio di persone ha riempito all’inverosimile il tempio degli spettacoli, stringendosi in un abbraccio ai premiati, presentati ed intervistati dalla giornalista Raffaella Salamina ed insigniti delle tele del vento, dipinte dal Maestro Franco Azzinari. Ad aprire le danze, Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio tornato tra i Professionisti dopo anni di inferno e purgatorio nelle categorie minori. «L’entusiasmo che si registra qui – ha detto il patron dei Lupi – è la dimostrazione di quanto questa terra abbia da dare: un segnale chiaro, che anche noi intendiamo cogliere».
A seguire, l’orgogliosamente calabrese Gennaro Gattuso, acclamatissimo campione del Mondo ai Mondiali di calcio 2006, oggi apprezzato allenatore. Per lui bagno di flash ed autografi, e parole di incoraggiamento ai giovani: «Non rinunciate mai ai vostri sogni», ha esortatoRinghio, ripercorrendo la sua storia personale prima di aprire una finestra sul suo futuro: «Andare ad allenare all’estero? Non so, vedremo. A casa, si sa, comandano le mogli e poi i figli. Mi sono preso due mesi di riflessione, ma tra Settembre ed Ottobre qualcosa accadrà». Quindi riflettori puntati su Pina Amarelli, rappresentante di una famiglia che alle produzioni di qualità ha aggiunto un solido legame con l’identità e la cultura, a dimostrazione della possibilità di coniugare il fare impresa con i valori, esaltando in questo contesto anche il ruolo e la presenza delle donne.
«Forti e capaci come quelle del Sud sanno essere», ha chiosato Amarelli. Parole che hanno fatto da premessa all’irrompere in scena dell’orgoglio meridionale di Paolo Caiazzo, attore, cabarettista e regista partenopeo, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni alle trasmissioni televisive Bulldozer, Zelig e Made in Sud. «Non siamo più bravi degli altri», ha detto Caiazzo, «ma dovremmo forse scrollarci di dosso il complesso di minorità, magari ricordando a noi stessi ed agli altri la nostra storia e costruendo, su di essa, il nostro futuro». Pure per lui applausi a pioggia, caduti poi scroscianti anche sulle due figure insignite della menzione speciale: la prima assegnata a Francesca Stancati, delegata Coni per la provincia di Cosenza, avvocato con la passione per lo sport, tra l’altro calciatrice ed allenatrice; la seconda a Daniela Lucia, giovane ambientalista, simbolo dei tanti cittadini che ogni giorno si danno da fare per tutelare l’ambiente.
In coda, tante risate con lo show di Caiazzo e l’arrivederci alla prossima edizione. «E’ stata una serata eccezionale», ha sottolineato il presidente di AssoLaghi, Luigi Guaragna, mostrando soddisfazione per l’esito della manifestazione e soprattutto «per la qualità dei premiati, il fascino dello spettacolo e la voglia di rinascita certificata dal pubblico: ringrazio tutti, in particolare gli associati, per aver condiviso la strada intrapresa: la strada è ancora lunga, ma un primo, importante passo è stato compiuto».
Missione compiuta: appuntamento al 2020.