Codacons: “Halloween, una notte che in Calabria vale 15 milioni di euro”

Per la notte delle streghe la paura fa 90. Anzi fa 15 milioni di euro. Un giro d’affari davvero da brividi, per una regione che sembra voler mettere da parte la festa dei defunti per lasciare spazio alla più “conveniente” festa di Halloween. 

Sono sempre di più i calabresi che, presi dal delirio di Halloween, hanno comprato zucche, maschere, costumi, dolcetti, giochini e decori casalinghi, si accingono a “buttare” 15 milioni di euro.

Il Codacons prevede, infatti, che quest’anno solamente in Calabria verranno spesi ben 15 milioni di euro.

Una festività di derivazione celtica ma che, per alcuni, trova le sue origini proprio in Calabria.

L’antropologo Lombardi Satriani sostiene, infatti che proprio i contadini calabresi, per superare la paura della morte, avessero l’abitudine di rappresentare l’arrivo dei morti, proprio nella notte della vigilia di Ognissanti, con una lanterna ricavata da una zucca con una candela all’interno.

Saranno circa 150mila i Calabresi che quest’anno festeggeranno Halloween.

Giovani e bambini i veri protagonisti di Halloween: oltre due terzi del business legato alla ricorrenza è generato proprio da persone al di sotto dei 30 anni di età.

Dalle feste ai costumi ai travestimenti da strega, dagli allestimenti dei negozi fino alle zucche ecco come prenderanno il volo i 15 milioni di euro.

Una festa d’oro, soprattutto per la Cina – sostiene Francesco Di Lieto – da cui proviene la maggior parte di maschere, dolcetti e travestimenti.

Anche quest’anno avremo tonnellate di merce fuorilegge proveniente dall’estero e con marchio CE falsificato, che rappresenta un potenziale pericolo per gli utenti, specie quando si tratta di prodotti alimentari o che entrano a contatto con la pelle, come maschere, costumi e cosmetici. Allarme anche per le lenti a contatto colorate che registrano un picco delle vendite nel periodo di Halloween e che, se non a norma, possono produrre danni anche irreversibili alla vista.

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Per questo il Codacons chiede alle autorità sanitarie di incrementare i controlli, attraverso i Nas e la Guardia di Finanza, allo scopo di bloccare la vendita di materiale contraffatto e tutelare la salute dei cittadini.

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