Tirreno cosentino. Riunione Alleanza per salvare il nostro mare

Inquinamento marino e misure di prevenzione da intraprendere prima della prossima stagione estiva. È stato questo il tema dell’incontro dell’esecutivo dell’Alleanza delle associazioni e dei comitati per salvare il nostro mare che si è svolto online lo scorso 10 marzo. Alla riunione erano presenti Roberto Laprovitera di Italia Nostra, Nadia Gambilongo dei Giardini di Eva, Carlo Guaglianone di Legambiente, Giorgio Berardi della Lipu Calabria, Fabio Spinelli del WWF. Hanno partecipato, inoltre, all’incontro il professore Michelangelo Iannone, direttore scientifico dell’Arpacal e Giuseppe Muto, segretario provinciale di Avis Cosenza.

L’Alleanza, costituitasi lo scorso 3 ottobre a Grisolia, ha evidenziato come criticità, nelle sue riunioni periodiche tenutesi in presenza e in videoconferenza, la presenza, nel territorio dell’alto Tirreno, di depuratori mal funzionanti e sottodimensionati; di canali di scolo e pozzi abusivi, fiumi e torrenti con sversamenti inquinanti; lo sfruttamento delle risorse costiere con modalità insostenibili; l’utilizzo di mezzi meccanici e ruspe per la pulizia delle spiagge; la mancanza di tutela delle aree marine protette; il taglio e capitozzatura di alberi nei centri abitati e lungo i fiumi; una insufficiente raccolta differenziata dei rifiuti e una scarsa manutenzione del territorio.

“Il recente richiamo dell’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio alla responsabilità dei sindaci va nella giusta direzione, come dai noi più volte auspicato” – dichiarano i promotori dell’Alleanza. Per le associazioni ambientaliste si rende necessario potenziare le strutture e il personale dell’Arpacal. L’Arpacal ente strumentale della Regione, nasce nel 1999 per effettuare controlli sulle fonti di pressione ambientale, per effettuare il monitoraggio sul territorio e per informare. Ma, per l’Alleanza, la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente, la prevenzione dei fattori di rischio si fanno con risorse economiche e umane adeguate. Negli ultimi vent’anni non è stato così a scapito delle attività di campionamento, analisi, ispezioni; è necessario, quindi, rilanciare le attività dell’Arpacal in termini di vigilanza e controllo delle norme previste sulla gestione delle reti di monitoraggio.

Tre le mission di Arpacal è prevista l’attività di consulenza e supporto tecnico-scientifico per le amministrazioni, nonché l’attività di supporto per il risarcimento dei danni ambientali, anche su queste attività occorre fare informazione e promozione. “È tempo di applicare e rendere concrete le finalità istitutive dell’Arpacal, l’Alleanza per salvare il nostro mare c’è ed intende esercitare la giusta e costante pressione affinché queste attività vengano correttamente effettuate. Oggi registriamo anche la disponibilità e la competenza del nuovo direttore scientifico Michelangelo Iannone, tutto questo insieme ad una nuova e auspicabile senso di responsabilità dei sindaci fa ben sperare, ma non ci stancheremo di esercitare la nostra cittadinanza attiva come Alleanza per fare in modo che tutto ciò si concretizzi”.

Alleanza per salvare il nostro mare

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino, Giardini di Eva, Coordinamento LIPU Calabria, Legambiente Riviera dei Cedri, Comitato Difesa Ambiente Diamante Cirella, Wwf Calabria Citra, Associazione Culturale e Agricola Artemis di Grisolia, Associazione Millennials Arts di San Lucido, MEDiterranean MEDIA, Comitato Torremezzo Bene Comune, Comitato Ambientale Presilano, VAS Tirreno Cosentino, Costa Bruzia (Associazione Verdi Ambiente e Società) Paola, Calabria Nuova Grisolia, Movimento Agorà di Grisolia, Casa dei Diritti di Cosenza, Assemblea sui Beni Comuni di Rende, Fiab Cosenza ciclabile e ambiente, Collettivo La Mongolfiera, Associazione Amici di San Nicola Arcella, Associazione Calabria Nuova di Grisolia, Costa Nostra, Come può uno scoglio arginare il mare, AVIS provinciale Cosenza, Fata Morgana, Proloco provinciale Cosenza.

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