Rende, giovedì e venerdì manifestazione degli alunni e genitori della Scuola Primaria di Arcavacata per l’immediato rientro nell’edificio scolastico appena ristrutturato

Una rappresentanza di alunni e genitori della Scuola Primaria di Arcavacata di Rende (CS) giovedì 11 e venerdì 12 novembre 2021 si recherà, in orario scolastico (dalle ore 9.00), davanti alla sede del Comune di Rende per chiedere l’immediato rientro della classi nell’edificio scolastico appena ristrutturato, che continua ad essere inspiegabilmente procrastinato da metà settembre 2021 (data fissata per il rientro)
“Siamo i genitori con figli che frequentano la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Rende Quattromiglia “G. Falcone”, plesso di Arcavacata, – si legge in una nota stampa – che da metà dicembre 2020 sono stati trasferiti in un locale in affitto sito nella zona Industriale di Rende, a C.da Lecco (via Niccolò da Conti n. 18), in una zona ad alto tasso di inquinamento (vedi oltre), affinché venissero realizzati i lavori di adeguamento antisismico.
Al momento del trasferimento era stato assicurato che i lavori sarebbero finiti a giugno 2021 e che ci sarebbe stato il rientro nella scuola ristrutturata di Arcavacata all’inizio del nuovo anno scolastico. Ed era stata fissata l’inaugurazione ufficiale per il 20 settembre scorso, pubblicizzandola anche sulla pagina Facebook del Comune.

Ciò non è avvenuto, per motivi a noi sconosciuti e non è nemmeno stato emesso alcun comunicato per giustificare tale ritardo. La scuola veniva però aperta per le Elezioni regionali, il che ci fa dedurre che possa essere pronta per l’apertura.
Un gruppo di genitori, il 13 ottobre scorso, ha inviato una PEC al Sindaco nella quale chiedeva di avere risposte certe e spiegazioni chiare, in modo ufficiale e in forma scritta, non ricevendo alcuna risposta.
La data di riapertura è poi slittata agli inizi di novembre, come assicurato dal Comune alla Dirigente Scolastica del nostro IC, che lo ha subito comunicato nelle classi.
Infine, di recente, più genitori hanno ricevuto informalmente, dagli Uffici Comunali e/o da Assessori, la nuova data di fine novembre che con probabilità slitterà ulteriormente al periodo post-Natalizio”.

“Le motivazioni informali addotte a questo inspiegabile ritardo sono varie – prosegue la nota firmata dai genitori degli alunni della Scuola Primaria di Arcavacata di Rende, dell’Istituto Comprensivo Rende Quattromiglia “G. Falcone”-  potenziamento dell’impianto elettrico (in realtà sembra già stato effettuato), problemi alle caldaie, ritardi nel collaudo, ecc.
Il continuo slittamento del termine di rientro nella scuola, le poco convincenti motivazioni addotte per tale ritardo, e la mancata risposta alla PEC inviata al Sindaco il 13 ottobre scorso stanno erodendo la fiducia nell’Istituzione comunale del nostro territorio (e nelle assicurazioni che da essa riceviamo su una sempre imminente riapertura) e vengono percepite come indice di poco rispetto per noi cittadini, che ci sentiamo presi in giro.

Per accelerare una soluzione non più procrastinabile, perciò, nei giorni 11 e 12 novembre, noi genitori con i nostri figli ci recheremo nell’orario scolastico a manifestare pacificamente davanti al Comune.
I bambini andranno al Comune con il grembiule, lo zaino, libri e quaderni e faremo loro svolgere attività didattiche e ludiche.

Non intende essere una manifestazione CONTRO nessuno ma PER i nostri figli:
PER il loro diritto a rientrare nella loro scuola già pronta, PER il loro diritto allo studio in un ambiente salubre, PER il nostro diritto di genitori ad essere informati sui motivi reali di questo ritardo e per avere certezze sui tempi.
Vogliamo ribadire il nostro massimo rispetto per le Istituzioni, a partire dall’Istituzione a noi più vicina che rappresenta la Comunità locale: nostro intento è quello di collaborare con Esse, anche stimolandole, ad adempiere al meglio ai propri doveri verso la collettività che servono.

Per concludere, a motivare l’importanza di fare presto, segnaliamo la collocazione infelice dell’edificio preso in affitto, situato nel cuore di un’area tra le più inquinate d’Italia, la zona industriale di Rende, caratterizzata, tra l’altro, dalla presenza di:
–        due siti molto pericolosi e mai bonificati (quello dell’ex Legnochimica e quello dell’ex inceneritore), interessate da 13 anni di indagini della Magistratura (e dalla perizia del prof. Crisci, la più approfondita tra quelle fatte finora, che parlava di quantità di cloro, metalli pesanti, ferro, zinco e nichel in quantità fino a cento volte superiori i limiti di legge).
–        una centrale termoelettrica a biomasse (Falck Renewables);
–        un impianto chimico (Silvateam);
–        un impianto di trattamento rifiuti e bioraffineria (Calabria Maceri), che tra l’altro, durante lo scorso anno scolastico, è stato interessato da un grosso  incendio che ha diffuso nell’aria ulteriori pericolosi fumi.

Situazione che trova purtroppo riscontro in un preoccupante aumento delle patologie tumorali nelle zone residenziali limitrofe registrato negli ultimi anni.
Per inciso, una nostra richiesta ad Arpacal ed al Comune (Pec del 1 febbraio 2021) di avere un monitoraggio dell’inquinamento atmosferico del sito scolastico non ha trovato risposta (mentre è stata effettuata la misurazione dell’inquinamento elettromagnetico, che avevamo pure richiesto a causa della presenza a pochi metri di distanza di un ripetitore di telefonia mobile)”.

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