In 9 violentano una 13enne, c’è anche il figlio di un boss

carabinieriREGGIO CALABRIA – Nove misure cautelari sono scattate nei confronti di altrettanti ragazzi, fra cui Giovanni Iamonte, figlio del boss della ‘ndrangheta di Melito Porto Salvo (Rc) Remigio Iamonte. I giovani sono accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una ragazzina, oltre che di lesioni, atti sessuali con minorenne, favoreggiamento.

La ragazzina si era fidanzata con un ragazzo piu’ grande di lei che l’aveva poi presentata ai suoi amici. Il gruppo avrebbe iniziato a violentarla, prelevandola all’uscita della scuola per portarla in luoghi appartati anche due volte a settimana.

E’ stata poi un’insegnante a rendersi conto del disagio della ragazzina che traspariva dai suoi temi. Da qui una segnalazione, partita dalla scuola, all’Arma che ha avviato le indagini sfociate negli arresti di questa mattina disposti dalla procura della Repubblica della citta’ dello Stretto e dalla Proura del Tribunale dei minorenni, essendo coinvolte.

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Pesanti le accuse a carico degli indagati che devono rispondere, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo aggravata, atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali aggravate e di favoreggiamento personale.

L’operazione è stata condotta a Reggio Calabria dai Carabinieri.

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