Tutti i numeri degli interventi per i cittadini più disagiati: dalle Coop sociali fino agli ingressi a teatro, così l’Amministrazione Occhiuto punta sul “Welfare creativo”

Palazzo dei Bruzi - Comune CosenzaCOSENZA – Per cominciare alcuni annunci: “I fondi dell’Agenda urbana per la somma di 33milioni e mezzo di euro, di cui più di venti andranno al Comune di Cosenza, saranno destinati da parte dell’Amministrazione di palazzo dei Bruzi al sostegno di progetti specifici per il contrasto alla povertà”.
Lo ha anticipato il sindaco Mario Occhiuto questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa indetta in Municipio per fare il punto della situazione in merito al settore Welfare, tra azioni attuate e azioni da realizzare. “Una parte consistente di questi venti milioni di euro – ha precisato il Sindaco – saranno destinati al contrasto della povertà. C’è ad esempio l’intento di migliorare gli stipendi dei lavoratori delle Cooperative sociali. In tal senso destineremo proprio a loro il prossimo bando per lo spazzamento manuale, pure nel cimitero, per aumentare le ore lavorative. L’obiettivo è quello di dare sempre maggiore dignità professionale ai dipendenti delle Coop sociali”.
Dunque: meno opere pubbliche (“alle quali comunque destineremo altri fondi”) e più attività sociali. Ha poi aggiunto: “Un’altra cosa importante che ho voluto che si facesse riguarda il riordino per l’emergenza abitativa. Redigeremo una nuova graduatoria che assisterà cento nuclei familiari che hanno davvero i requisiti. Dobbiamo ristabilire delle regole per aiutare davvero chi ha bisogno”.
All’inizio del suo intervento, il primo cittadino aveva tra l’altro posto l’accento sull’indirizzo scelto dall’esecutivo su queste tematiche: “Non ci piace molto – ha detto – parlare delle attività che mettiamo in campo nel Sociale per una sorta di pudore, in quanto crediamo che nelle Politiche di tipo distributivo che portiamo avanti serva la luce della delicatezza e non dei riflettori”.
Dopo questa premessa, il Sindaco ha elencato le azioni che, nonostante i tagli degli ultimi anni, equiparano la città di Cosenza agli standard dei Comuni dell’Emilia Romagna in quanto ad erogazione di servizi. Palazzo dei Bruzi, ha detto Occhiuto, spende circa 10 milioni di euro per il Welfare.

Eccone le attività:
• Reintroduzione della fascia di esenzione delle tariffe previste per la mensa scolastica fino al valore di reddito ISEE di € 3.900
• Riserva del 30% dei posti in teatro per i ragazzi ospiti delle case famiglia nell’Ambito della rassegna “Famiglie a Teatro” realizzata dal Centro RAT presso il teatro Morelli
• Voucher per l’acquisto di servizi utili a favorire la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le donne e le famiglie nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla DGR n.311/2013 per un totale complessivo di € 36.000
• Mantenimento del servizio di trasporto per anziani e persone con disabilità e del servizio di assistenza domiciliare alle persone anziane (107 utenti, con fondi comunali)
• Attivazione di un servizio a chiamata per il trasporto di anziani e persone disabili (con fondi comunali)
• Piano di riordino del sostegno alle emergenze abitative al fine di redigere nuova graduatoria per la concessione del contributo con apposita delibera (100 nuclei familiari)
• Interventi sociali “una tantum”- erogazione buoni spesa in favore di nuclei familiari indigenti: n. 2 buoni da 50€ per nuclei familiari con reddito ISEE fino ad € 1.000 (lo scorso anno sono stati erogati a 785 nuclei familiari)
• Formazione di un elenco di strutture socio-assistenziali disponibili per la prima accoglienza di nuclei familiari in situazioni d’emergenza: il Comune corrisponderà un contributo forfettario di € 15 a persona per l’alloggio, i pasti saranno consumati presso le strutture di mensa gratuita attive in città. Obiettivo: aumentare l’offerta riguardante gli strumenti contro le povertà, potenziando l’accoglienza sociale dei soggetti “fragili”
• Mantenimento contributo comunale per la realizzazione del soggiorno estivo anziani (102 utenti)
• Adesione al progetto “Casa Amica” finanziato da Fondazione per il Sud all’Associazione di volontariato LA SPIGA per la realizzazione di un’esperienza abitativa in autonomia per giovani disabili psichici con la concessione di alcuni locali della ex scuola “Rita Pisani”.
• Sottoscritto un protocollo d’intesa con l’organizzazione di Volontariato “MEDA CALABRIA” per il progetto “Avanzo…quando Ristorando diventa Social Maker”, per azioni mirate ad interventi concreti nei confronti di famiglie che versano in situazioni di estremo disagio (mensa gratuita, assistenza legale, psicologica, ecc.)
• Presentazione del progetto da finanziare a valere sul PON “Inclusione” per l’attuazione del Sostegno all’Inclusione Attiva SIA. Il comune di Cosenza, in qualità di Comune Capofila dell’Ambito territoriale Sociale n.1 – Cosenza ha predisposto una proposta progettuale per la concessione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali delle risorse destinate all’Ambito nel triennio 2016-2019 di € 3.172.800. Tali risorse dovranno essere destinate alla gestione degli interventi da attivare in favore di nuclei familiari in stato di povertà legati alla concessione da parte dello Stato del contributo spettante. Per tali scopi sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con il Centro per l’Impiego, l’ASP, il Centro Professionale Formazione Adulti per la definizione degli interventi da realizzare successivamente alla presa in carico dei nuclei familiari che spaziano dai tirocini extracurriculari, alle attività formative finalizzate all’attivazione lavorativa, all’educativa domiciliare ed altri interventi sociali per le famiglie.

Giuliana Misasi, dirigente del settore a palazzo dei Bruzi, ha approfondito nel dettaglio quest’ultimo punto: “A breve – ha affermato – presenteremo il progetto SIA e le modalità sul rilascio della card sociale per la quale, dopo che l’Inps ci avrà comunicato le famiglie che ne hanno diritto, non si potrà prescindere da una collaborazione con i Centri per l’impiego e non solo: l’equipe multidisciplinare (Asp, Cim eccetera) che accompagnerà le famiglie si formerà a seconda delle loro esigenze. Le famiglie in questo caso firmano un vero contratto, un patto sociale che mira a un percorso di inclusione e non di assistenzialismo: 100 tirocini nelle imprese, 5 educatori domiciliari per disagi in 50 famiglie e laboratori creativi per bambini disagiati”.
Mario Occhiuto lo ha ripetuto ancora oggi in più passaggi (così come del resto aveva già dichiarato la volontà che questo suo secondo mandato sarebbe stato caratterizzato da una profonda attenzione verso i cittadini più disagiati): “I nostri interventi – ha ribadito – sono relativi a famiglie in stato di povertà. Abbiamo fatto una serie di protocolli necessari e contiamo appunto di arrivare a circa cento nuclei familiari che saranno assistiti, con cinque educatori domiciliari e dieci assistenti sociali. Queste famiglie avranno poi la card sociale e l’accompagnamento in un percorso ad hoc che comprende anche tirocini formativi pagati dal Comune per un valore di circa 400 euro mensili. Certo – ha aggiunto – gli interventi una tantum sono dei segnali, ma gli interventi sul sociale sono molto più complessi e capillari. Abbiamo anche realizzato delle strutture di pronta accoglienza perché vogliamo che nessuno sul nostro territorio debba dormire per strada”.
Dal canto suo, l’assessore Fedele Bisceglia si è soffermato subito sul significato della sua delega (“Contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale. Ambasciatore degli invisibili e degli ultimi”) e sulla lungimiranza del sindaco Occhiuto per aver scelto chi, come lui, una vita dedicata agli ultimi, può apportare un contributo fattivo alla causa. Tuttora, il frate-assessore svolge il suo incarico all’interno della Giunta vivendo più in strada che in ufficio, a stretto contatto con chi necessita di aiuto (ci si può imbattere spesso con il suo banchetto per le offerte su corso Mazzini). Si è trattato del primo bilancio pubblico stilato dal missionario su questa sua esperienza istituzionale: “Ho preso in mano la programmazione presentata da Occhiuto in campagna elettorale – ha dichiarato ai giornalisti – e ho visto che ha dato all’emergenza dei poveri un’importanza eccezionale, come la raccolta del pane quotidiano da parte di alcune strutture”. L’assessore Bisceglia ha elencato una per una le aziende che lo aiutano ogni giorno nel far fronte alla sofferenza delle persone che, purtroppo, non hanno da mangiare. “Ho vissuto sotto i ponti con chi non ha una casa – ha concluso – Vissuto sulla mia pelle una condizione che mi consente di immedesimarmi nella miseria umana”. Il suo stesso emolumento da assessore – ha reso noto – è destinato tutti i mesi ai poveri, gestito da due signore benestanti che lo supportano nelle opere di solidarietà”.
Nelle sue conclusioni, poi, il sindaco Mario Occhiuto ha annunciato che il concerto di Capodanno che il primo gennaio andrà in scena al teatro Rendano, vedrà riservare un determinato numero di posti a quelle persone che abitualmente non possono permettersi di assistere a spettacoli di intrattenimento. “Noi – ha detto il primo cittadino – intendiamo allargare la partecipazione a tutti. Non abbiamo l’ambizione di sconfiggere la povertà, ma la miseria sì, soprattutto quella umana. Certo – ha aggiunto – non possiamo limitarci alle politiche distributive, perché non risolveremo mai i problemi se non aumentiamo la ricchezza. Dobbiamo quindi pensare a progetti di sviluppo e di investimento in quanto in questo modo aumenta la ricchezza sul territorio. Tante persone nella nostra città, ad esempio, adesso lavorano nel settore turistico. Anche questo è welfare, un welfare di tipo creativo”.

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