In commissione sanità il Direttore generale dell’ASP Raffaele Mauro per discutere della riorganizzazione della rete territoriale

COSENZA – La Commissione consiliare sanità, presieduta dalla Consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha incontrato, a Palazzo dei Bruzi, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dott.Raffaele Mauro. Al centro dell’incontro, la riorganizzazione della rete territoriale dell’Asp di Cosenza cui ha dato attuazione il decreto del Commissario regionale ad acta n.113 del 3 novembre 2016, poi parzialmente modificato dal decreto 166 del 13 dicembre 2017, e l’illustrazione a grandi linee del nuovo atto aziendale della stessa ASP, approvato con deliberazione del direttore generale nel 2017.
Nel corso della seduta, introdotta dalla Presidente De Marco, sono state sottoposte al direttore Mauro diverse questioni relative alla carenza di personale, alle liste d’attesa per gli esami diagnostici, ai trasferimenti dagli ospedali spoke al pronto soccorso dell’Annunziata, alla necessità di dare attuazione al nuovo atto aziendale approvato dall’Asp.
Nel suo intervento, il direttore generale Mauro ha sottolineato che la mission del territorio è unicamente quella di dare risposte concrete al bisogno di salute dei cittadini. “Una realtà come la nostra – ha detto Mauro – ci fa comprendere che dobbiamo rimboccarci le maniche e ricostruire un sistema che si è nel tempo depauperato, ma che è in grado di fornire le risposte che la popolazione ci chiede. Bisogna, però, – ha aggiunto il direttore generale – creare le giuste sinergie e condividere un percorso per essere messi nelle condizioni di dare risposte adeguate ai nostri cittadini che hanno problemi di salute, allocando in modo appropriato le risorse. Il ruolo della politica è importante. Nella nostra regione è stato, purtroppo, compresso, ma quando si perde la visione di insieme si rischia di fallire l’obiettivo. Dobbiamo, pertanto, analizzare il contesto nel quale viviamo e ci muoviamo, individuando gli obiettivi e assumendo tutti insieme delle condotte virtuose. Remando nella stessa direzione, usciremo dalla condizione nella quale ci troviamo. Dobbiamo, altresì, essere messi nelle condizioni di attuare l’atto aziendale. A tal proposito abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Azienda ospedaliera, mettendo a disposizione le nostre risorse”.

Nel corso del dibattito che ne è scaturito è intervenuto il consigliere comunale Damiano Covelli. “Apprezziamo gli sforzi che si stanno compiendo – ha esordito – ma non bastano per dare risposte al bisogno di salute dei calabresi. Permane una situazione diffusa di difficoltà. Il commissariamento della sanità non ha prodotto i risultati sperati, per cui prima finisce, meglio è”. Covelli ha, inoltre, posto l’accento sull’aumento della migrazione dei calabresi verso altri ospedali del Nord ed anche sulle lunghe file di attesa al pronto soccorso. “A marzo- ha detto a tal proposito il direttore generale Mauro – potranno partire le UCCP, le Unità Complesse delle cure primarie, che operano in forma integrata all’interno di strutture con carattere multiprofessionale, garantito dal coordinamento tra i diversi medici, con particolare riguardo all’integrazione tra la medicina specialistica e la medicina generale”. In altri termini, questi gruppi di medici e di professionalità sparse sul territorio potranno sopperire all’intasamento dei codici bianchi che si registrano al pronto soccorso.
Per Covelli “la politica deve dare delle risposte” ed è per questo che il capogruppo del PD in Consiglio comunale ha chiesto al Sindaco Occhiuto la convocazione immediata della Conferenza dei Sindaci dell’Asp, presieduta dallo stesso primo cittadino di Cosenza.
Subito dopo, è intervenuto anche il consigliere comunale Francesco Cito che ha sollevato la questione del potenziamento degli organici e del reperimento di determinate figure professionali. Cito ha indicato, nella sussistenza del numero chiuso alla facoltà di medicina, la responsabilità di un’offerta di lavoro alla quale, paradossalmente, non corrisponde nella regione la presenza di chi potrebbe coprire i posti vacanti. Da Cito è venuta, inoltre, la richiesta al direttore generale Mauro di un potenziamento o rimodulazione dei poliambulatori.
La consigliera Bianca Rende ha poi sollevato la questione delle disfunzioni imputabili al territorio e che si riverberano sul Pronto soccorso, con specifico riferimento alla proliferazione dei codici bianchi. “Resta il problema – ha detto Rende – del numero eccessivo di accessi per effetto dei trasferimenti dagli spoke. E’ improprio l’arrivo di alcuni pazienti e negli orari più impensati, con conseguente occupazione delle sale operatorie, già insufficienti a rispondere al fabbisogno della popolazione”. Altra questione sollevata da Bianca Rende, quella dei consultori che, secondo l’atto aziendale approvato dall’Asp, risulterebbero di molto ridimensionati, passando dai 20 attuali a 6 poli aggregati. “Non possono essere smantellati – ha aggiunto la consigliera Rende – quelli che vanno a giusta ragione considerati dei veri e propri avamposti che accolgono le donne in difficoltà”.

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Sui trasferimenti dagli spoke, il direttore generale Mauro ha sottolineato che il numero di accessi provenienti da queste strutture non è molto significativo, “anche se – ha aggiunto – il fenomeno dei trasferimenti è alimentato dal fatto che non ci sono spoke a regime e quelli esistenti non sono in linea con le performances attese”. Sulle liste di attesa, soprattutto quelle per sottoporsi a Risonanza Magnetica, il direttore generale ha detto che “delle 5 risonanze presenti sul territorio, 3 sono a regime ed una andrà a regime a breve, mentre quella del poliambulatorio di Rende è in fase di riordino. Ora- ha detto ancora Mauro – bisognerà capire anche il destino dell’Ospedale dell’Annunziata, perché se l’Annunziata si sposta, sarà possibile realizzare la cittadella della salute concentrandovi tutte le strutture sparse sul territorio e riducendo sensibilmente i fitti corrisposti dall’Asp”. Nel corso della seduta è intervenuto anche il Consigliere Giuseppe D’Ippolito.

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