Occhiuto sui finanziamenti Mibact: “Da Franceschini solo proclami e zero ascolto alle istanze reali dei territori. Continueremo da soli a occuparci del Centro storico di Cosenza”

COSENZA – “La montagna ha partorito il topolino”. Il sindaco Mario Occhiuto commenta con sarcasmo amaro il piano di investimenti di circa 600milioni di euro approvato dal comitato scientifico del Mibact e relativo a interventi antisismici sul patrimonio museale statale, con una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio.

“Il ministro Dario Franceschini – ricorda Occhiuto – aveva pubblicamente dichiarato che avrebbe finanziato interventi per il Centro storico di Cosenza. Io personalmente gli avevo spiegato che il problema, qui, riguardava soprattutto la proprietà privata, purtroppo a rischio crollo, così come documentato dalle tantissime ordinanze che ho emesso in questi anni. Nel frattempo lo stesso Ministro ha incontrato Comitati e reso dichiarazioni in merito, che però si sono rivelate classiche sceneggiate da propaganda come quella ben nota di Mario Oliverio con la famosa passeggiata pubblica tra i vicoli della nostra città antica. E poi, appunto, il gigante ha partorito un topolino. Scorrendo l’elenco dei finanziamenti approvati, si evidenzia oggi l’esiguo contentino rivolto solo a strutture pubbliche, senza alcun coinvolgimento del Comune riguardo a priorità e a interventi considerati più urgenti e a rischio crollo. Alcune di queste strutture, come l’edificio della Soprintendenza, erano fra l’altro già state oggetto di messa in sicurezza e di ristrutturazione appena pochi anni fa.

Per cui non si dica, per mezzo di comunicati stampa ridondanti, che sono state ascoltate le istanze dei territori perché così non è. Insomma – aggiunge Occhiuto nelle vesti di primo cittadino e in questo caso anche di delegato Anci ai Lavori pubblici e all’Urbanistica – è grave che non siano stati interpellati i Comuni e che il Mibact programmi investimenti dello Stato nei centri storici, come quello di Cosenza, senza nessuna interlocuzione con la programmazione delle Amministrazioni locali. Siamo ai soliti annunci infruttuosi, che lasciano i Comuni da soli a fronteggiare le gravi emergenze strutturali e di degrado. L’amministrazione comunale di Cosenza ha fortunatamente già restaurato e messo in sicurezza in questi anni quasi tutto il patrimonio pubblico (compresi il Castello, i ponti storici e i complessi monumentali di San Domenico e Sant’agostino) e adesso si appresta a investire altri 50 milioni di euro circa con finanziamenti che è riuscita ad attivare e che riguardano (per circa 15) pure l’acquisto e il recupero di immobili privati a rischio crollo da destinare a residenza per studenti e giovani coppie. In conclusione: i problemi a Cosenza ce li risolveremo con la nostra capacità di fare, e sempre da soli, perché se aspettiamo Regione e Governo moriremo esclusivamente di annunci”.

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