Rende, il 30 marzo al Palacultura l’evento Giovani e Santità “Supereroi del nostro tempo”, con la presentazione dei nuovi brani di don Mario Ciardullo

“Vivere non vivacchiare” diceva Piergiorgio Frassati uno che sulla santità la sapeva lunga… E i giovani sono protagonisti infatti, con tutta la vitalità dei loro pochi anni, di Giovani e Santità, “Supereroi del nostro tempo”, che si terrà giovedì 30 marzo alle 20.30 presso il Palacultura di Via Rossini a Rende, ingresso libero.

I giovanissimi e i cori della Parrocchia di S. Maria della Consolazione, guidati dal parroco don Mario Ciardullo e dagli educatori, accompagneranno in un viaggio nella santità giovanile e lo faranno attraverso delle testimonianze e tanta musica dal vivo. Nel corso della serata verranno presentati gli Inni delle due chiese, di cui è composta la Parrocchia, eseguiti e incisi dai cori parrocchiali. Il primo è l’Inno di Arcavacata risalente al 1950 scritto da don Francesco De Paola: don Mario Ciardullo ha pensato di lasciare di questo inno dolcissimo, tramandato in forma solo orale, una traccia indelebile. Il secondo è quello della chiesa di Gesù Misericordioso, scritto invece nella musica e nel testo da Don Mario Ciardullo e Samuele Cardillo.

Tra i tanti brani che verranno proposti nel corso della serata, i cori eseguiranno anche un nuovo brano inedito, scritto sempre dal giovane parroco di Arcavacata, dal titolo Sant’Antonio ispirato ad una preghiera del Santo padovano.

Gli insegnamenti di giovani santi come Chiara Corbella e Carlo Acutis, per citarne alcuni, guideranno poi la riflessione dei giovanissimi impegnati sul palco. Ospite della serata Antonello Armieri, voce e chitarra dei Cantiere Kairòs che presenterà il nuovo singolo del gruppo, dal titolo “Fino alla fine”.

Non resta che essere presenti giovedì a questo appuntamento che con leggerezza e puntando all’essenziale vuole lanciare provocazioni e suscitare riflessioni: vivere la santità oggi è possibile. Non gesti straordinari da supereroi scintillanti, ma quotidianità vissuta con una fede semplice, fiduciosa e concreta attenzione al prossimo perché “gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”.

Scriveva Etty Hillesum nei suoi diari: “Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare, e abbastanza spazio dentro di me per congiungere le mani in una preghiera…” e per spiccare il volo come Supereroi!