“Il cacciatore di meduse” sul LungoFiume Boulevard. Ruggero Pegna presenta il suo nuovo romanzo

ruggero_pegnaCOSENZA – E’ la commovente ed attualissima storia di un piccolo migrante somalo sbarcato con sua madre e un piccolo Pinocchio sulle coste siciliane. Ruggero Pegna pubblica “Il cacciatore di meduse” per i timbri di Falco editore e comincia il suo tour calabrese per il lancio del suo nuovo romanzo, dopo “Miracolo d’amore”.

Apertura a Vibo Valentia, per la presentazione della versione in braille, una puntata a Diamante dove ha aperto la rassegna “Letti di Notte”, ed ora Pegna è atteso nella kermesse “LungoFiume Boulevard 2015”, giovedì 16 luglio, alle ore 21.

“Il colore della pelle – ci anticipa l’autore – non può essere un ostacolo alla convivenza, non può nascondere sentimenti, desideri, speranze e stati d’animo comuni a tutti gli uomini. Il nero di un viso o lo stato di assoluta miseria, non possono essere barriere tra uomini che abitano lo stesso pianeta, perché, come diceva il nonno di Tajil, il colore e la ricchezza che contano sono quelli del cuore…”.

Quella bruzia sarà una presentazione  diversa, inserendosi in una altrettanto significativa cornice musicale, quella della band multietnica di  Sandro Joyeux che si esibirà a margine della presentazione. “Un artista – dice ancora Pegna, ringraziando l’assessore Rosaria Succurro per aver inserito l’evento nel programma del LungoFiume – che ricorda, per la sua vita, alcuni personaggi del romanzo e che, in questi anni, oltre ad essersi avvicinato alla musica e alla cultura africana,  ha condiviso un fortissimo impegno sociale sul tema dei migranti, in particolare col tour ‘Antischiavi’.”

Sandro Joyeux , al secolo Alexandre Joyeux Paganini, é nato a Parigi nel 1978, mamma francese e papà italiano. A sedici anni, trascinato dalla vita di strada, abbandona la scuola e inizia a suonare la chitarra. Diviso tra l’Italia e la Francia è sempre in viaggio, in autostop, in vespa o nascosto nei treni. “Conosco a memoria tutte le stazioni di servizio e posso contare su una rete di camionisti che non mi lasciano mai a piedi”, afferma lo stesso Joyeux.

Nel ‘98 entra nei King’s Roots, band reggae con cui suona nei locali di Parigi, ma dopo poco la band si scioglie e si rimette in viaggio. Il Marocco lo segna profondamente: assiste a “Trance Gnawa” e impara le prime parole in arabo. La sua nuova grande scoperta è l’Africa nera che irrompe con Boubacar Traore. Trovare gli spartiti è impossibile, così Sandro studia ad orecchio il repertorio del cantautore maliano e inizia ad appassionarsi alla musica del West Africa, a familiarizzare con i dialetti africani. Nel 2004 si trasferisce a Lille e fonda i “100Dromadaires”, band dalle influenze reggae e afro con cui apre i concerti di Omar Sosa e di Seun Kuti & Egypt 80.

Alla fine del 2009 arriva a Roma, dove in poco tempo diventa un piccolo caso. È ospite di Adriano Bono al festival “Roma incontra il Mondo”, suona come spalla agli Steel Pulse, apre il concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti alla finalissima di “Martelive”. La sua musica coinvolge musicisti come Baba Sissoko, Daniele Sepe, Emanuele Brignola, Awa Ly, Pape Kanoute, Madya Diebate, che lo accompagnano spesso dal vivo. Nel 2011 partecipa come attore musicista, interpretando se stesso, nel film “Cosimo e Nicole”. È l’anno dell’ “Antischiavi Tour”, il suo viaggio musicale in giro per le campagne d’Italia a sostegno dei migranti: dalla baraccopoli del Gran Ghetto di Foggia al campo di Rosarno, fino a Saluzzo, in provincia di Cuneo.

Nell’Ottobre del 2012 termina la lavorazione del suo primo disco, “Sandro Joyeux”: è un omaggio all’Africa. Partecipano al disco 13 musicisti di cinque diversi Paesi: tra questi Daniele Sepe, Madya Diebaté alla kora, Moussa Traore alle percussioni e la voce di Ilaria Graziano. Nel 2014 partecipa al festival Suona Francese e ai Festival Musicastrada, Ariano Folk Fest e Forum Universale delle Culture a Napoli. Al momento lavora al nuovo disco, un Ep tematico, anticipato dall’uscita del singolo “Elmando”. Ha partecipato al concertone del 1° Maggio 2015 a Roma e al concerto per la Giornata Mondiale del Rifugiato e del Migrante del 20 giugno scorso a Firenze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *