COSENZA – La febbre del giallo sta per contagiare nuovamente Cosenza. Ritorna, infatti, promosso dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, insieme all’Associazione di promozione sociale “Prospettiva Avvenire”, il Festival del Giallo e del Noir.
Nata nel 2012, la manifestazione è andata avanti per due edizioni. Ora, dopo un anno di pausa, ci si prepara ad accogliere l’edizione 2015 per la gioia dei numerosissimi appassionati del genere.
Lunedì prossimo, 23 novembre, il programma della terza edizione del Festival del Giallo sarà presentato al Chiostro di San Domenico, alle ore 11,00, nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno l’Assessore alla Comunicazione e agli eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, il direttore artistico del Festival Giovanni Guagliardi, il Presidente dell’Associazione “Prospettiva Avvenire” Antonio Lento e Anna Cipparrone, direttrice del MAM (Museo delle arti e dei mestieri) della Provincia di Cosenza, che sarà una delle location del Festival, insieme al Chiostro di San Domenico.
Il Festival si articolerà in un’intensa due giorni di incontri con alcuni tra i più rappresentativi scrittori di gialli del panorama nazionale, in programma venerdì 27 novembre e sabato 28 novembre.
A far da prologo, lunedì 23 novembre, alle ore 17,00, l’inaugurazione della mostra fotografica “Scatti in giallo” che ospiterà, fino al 2 dicembre, al Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia, una interessante esposizione di tavole fotografiche ispirate alle tematiche giallo-noir e realizzate da alcuni tra i fotografi più accreditati del genere in ambito nazionale.
Subito dopo l’inaugurazione della mostra, sempre lunedì 23 novembre, in programma una sorta di anteprima degli incontri con gli autori, dedicata in questo caso esclusivamente a scrittori cosentini che converseranno sul tema del festival e presenteranno i loro libri più recenti: da Assunta Morrone e Jole Salvino, ai giornalisti Arcangelo Badolati e Attilio Sabato, a Giulio Bruno.
Il Festival del Giallo e del Noir di Cosenza ha riscosso, nelle precedenti edizioni, l’alto gradimento del pubblico cosentino
Nutrito il parterre degli autori della narrativa di genere che parteciperanno agli incontri proposti dalla nuova edizione e che coglieranno l’occasione per conversare sui loro libri più recenti e su una produzione letteraria, quella del giallo e dei sottogeneri che ad esso si legano e si riconducono, che non conosce battute d’arresto e che in Italia ha segnalato una folta schiera di nuovi autori, alcuni dei quali affermatisi presso un pubblico molto vasto e in molti casi anche internazionale, scalando le posizioni più alte delle classifiche di vendita.
Il Festival di Cosenza propone tutte le declinazioni del genere: si va dal noir classico al legal thriller, ai racconti scaturiti da episodi di cronaca nera.
Tra le firme più prestigiose che il Festival è riuscito ad assicurarsi figura senz’altro Gianni Simoni, considerato il nome di punta dell’edizione 2015. Ex magistrato, ora in pensione, si è occupato, come giudice istruttore, di indagini importanti in materia di criminalità organizzata, eversione e terrorismo. E’ stato, inoltre, pubblico ministero nel processo d’appello per l’omicidio Ambrosoli ed ha condotto l’inchiesta sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera. Vicenda quest’ultima che ha influenzato anche la sua attività di scrittore. Uno dei suoi libri, pubblicato per Garzanti in collaborazione con Giuliano Turone, ha per titolo proprio “Il Caffè di Sindona”.
Tra i personaggi creati dalla penna di Gianni Simoni e protagonisti dei suoi romanzi successivi, figurano il commissario Miceli e l’ex giudice Petri (al centro del popolarissimo “Commissario, domani ucciderò Labruna”) e il commissario Lucchesi, motore di un’altra serie di libri.
Altri ospiti d’eccezione del Festival del Giallo e del Noir di Cosenza saranno: Giovanni Negri, giornalista e scrittore, ma anche produttore di vini, circostanza quest’ultima che ha ispirato il personaggio delle indagini di alcuni suoi romanzi, il commissario Cosulich; il romano Gianluca Arrighi, avvocato penalista che con il suo libro “L’inganno della memoria”, del 2014, è rimasto per un anno ai primi posti della classifica dei thriller più venduti; Roberto Riccardi, colonnello dell’Arma dei Carabinieri e giornalista, direttore della rivista “Il Carabiniere” (non a caso nel suo libro “La firma del puparo”, il protagonista è il tenente dei Carabinieri Rocco Liguori).
Tra gli altri ospiti della due giorni dedicata al giallo: il poliedrico scrittore bolognese Gianluca Morozzi che ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo “Blackout”, un thriller interamente ambientato all’interno di un ascensore, e autore di diversi romanzi e numerosi racconti in cui non disdegna di inserire riferimenti alla sua fede calcistica, quella per il Bologna, e alla sua passione per la musica; Mimmo Gangemi, autore de “Il giudice meschino”, “Il patto del giudice” e “Il prezzo della carne”, oltre che del più recente “Un acre odore di aglio”, che gioca in qualche modo in casa, essendo calabrese, di Santa Cristina d’Aspromonte; il giornalista, scrittore e sceneggiatore Vito Bruschini, autore di molti romanzi di successo per Newton Compton come “The Father”, tradotto in nove paesi, e “Vallanzasca”, romanzo non autorizzato sulla criminalità negli anni della strategia della tensione; Alda Teodorani i cui racconti si sono rivelati fonte di ispirazione per diversi film.
Completano il quadro, Stefano Piedimonte e Antonio Menna della cosìddetta scuola napoletana del giallo.