Stagione lirico-sinfonica del “Rendano”: sabato 23 aprile concerto di chiusura con il grande pianista russo Boris Petrushansky

Rendano Boris PetrushanskyCOSENZA – Due capolavori assoluti della letteratura musicale per il concerto di chiusura della stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano” in programma sabato 23 aprile, alle ore 20,15. Si tratta del Concerto per pianoforte e Orchestra op.23 n.1 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e dei “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij.

Le due esecuzioni sono affidate, per la serata che concluderà la stagione, all’Orchestra del “Rendano” diretta per l’occasione da Luca Ferrara, già sul podio del teatro di tradizione cosentino per “Tosca” di Giacomo Puccini.
Nella prima parte del programma (Concerto n.1 di Tchaikovsky) l’Orchestra del “Rendano” sarà affiancata dal grande pianista moscovita Boris Petrushansky, nome di spicco del panorama musicale internazionale.

Il tema de “L’eroe e l’identità”, che ha rappresentato il leit-motiv di tutta la stagione del “Rendano”, assume per quest’ultimo appuntamento una connotazione molto particolare, per i riferimenti diretti o indiretti alla città di Cosenza. Con il concerto n.1 di Tchaikovsky il direttore artistico del teatro cosentino Lorenzo Parisi ha voluto rendere omaggio alla figura del pianista e compositore Alfonso Rendano, cui è intitolato il teatro cosentino, per il suo determinante contributo al perfezionamento del pedale tonale che ha arricchito la morfologia di tutti i pianoforti successivi.

C’è da dire, inoltre, che Nikolaj Rubinstein, il pianista moscovita individuato da Tchaikovsky quale solista del concerto n.1, era in rapporti di conoscenza con Alfonso Rendano. Infatti, in occasione di un viaggio a Berlino, risalente al luglio del 1880, il musicista calabrese provò proprio con Rubinstein il primo tempo del suo Concerto arrangiato per due pianoforti, ricevendo lusinghieri apprezzamenti.

Con “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij, suite tra le più famose del compositore russo e diventata col tempo oggetto di diverse strumentazioni, anche per orchestra, come quella di Maurice Ravel, si vuole evocare l’affinità dell’oggetto della composizione, scritta da Musorgskij per Victor Hartmann, suo amico pittore, scomparso giovanissimo, con il Museo all’aperto Bilotti (Mab) di Cosenza. Dopo la visita ad una mostra di Hartmann, allestita a San Pietroburgo, all’Accademia Russa di Belle Arti nel 1874, infatti, Mussorgskij scrisse quest’opera nella quale i quadri musicali descritti sono intervallati da un tema, la promenade , una sorta di passeggiata tra i quadri musicali che descrivono i quadri veri di Hartmann. L’immaginazione di chi ha concepito la stagione del “Rendano” è corsa al Mab, il Museo all’aperto di Cosenza.

L’esecuzione dei Quadri sarà, perciò, integrata da una proiezione iconografica. La sequenza d’immagini alternerà disegni di Viktor Hartmann (fonte d’ispirazione della composizione), opere dell’avanguardia russa e di artisti contemporanei. Le esecuzioni di queste due composizioni costituiscono per il Teatro Comunale di Cosenza una prima assoluta: nel corso della lunga e gloriosa storia del Teatro di Tradizione “Alfonso Rendano”, infatti, né il Concerto di Tchaikovsky, né i Quadri di un’esposizione, nella versione orchestrale di Ravel, sono stati mai eseguiti.
La “prima” del concerto, in programma la sera di sabato 23 aprile, sarà preceduta da una prova generale aperta alle scuole di ogni ordine e grado, prevista per le ore 10,30 dello stesso giorno.

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