Venerdì 17 febbraio al Teatro “Rendano” presentazione del libro “Viaggio nella lingua italiana”

COSENZA – Un libro che si colloca a metà strada tra un saggio di linguistica e una guida didattica.
Il titolo è “Viaggio nella lingua italiana” – Itinerari didattici e non solo, per ascoltare, parlare, leggere e scrivere nella scuola primaria.

Lo hanno scritto due docenti cosentine della scuola primaria, Francesca Liporace e Raffaelina Pizzini con l’obiettivo di delineare dei percorsi di insegnamento ed orientamento degli interventi educativi che siano di supporto ai docenti e a chi studia per diventarlo, per sviluppare le abilità linguistiche di base: l’ascolto, la parola, la lettura, la scrittura . Il volume, edito da Aracne, sarà presentato venerdì 17 febbraio, alle ore 17,00, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cosenza, vedrà, oltre a quella delle autrici, la partecipazione di Assunta Morrone, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Mendicino ed autrice della prefazione, di Caterina Gammaldi, già componente del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, del Prof. Cesare Pitto, già Ordinario di Antropologia Culturale all’Università della Calabria, del prof.Salvatore Iazzolino, dottore di ricerca in modelli di formazione e di Alessandra De Rosa, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza. La presentazione del libro sarà introdotta e moderata dalla giornalista Antonietta Cozza.

“Il libro – spiegano Francesca Liporace e Raffaelina Pizzini – documenta la nostra esperienza maturata sul campo, sia nella scuola primaria che durante l’attività accademica. La nostra ricerca nasce dall’esigenza di voler formalizzare questo nostro percorso e creare al contempo uno strumento che potesse racchiudere insieme un impianto teorico cui necessariamente corrisponde un livello pratico”.

Destinatari del volume “Viaggio nella lingua italiana” sono sia gli insegnanti della scuola primaria che gli studenti di Scienze della formazione primaria.

“Nel libro – sottolineano ancora le due autrici – sono contenute diverse proposte didattiche che rappresentano degli spunti ai docenti e che, in base al contesto educativo, possono essere calibrate sulle esigenze formative”.

Il volume di Francesca Liporace e Raffaelina Pizzini, che avuto una gestazione durata quasi cinque anni, si suddivide in 4 capitoli cui corrispondono le 4 abilità linguistiche: ascoltare, parlare, leggere e scrivere. Le due autrici hanno assimilato la lezione di Tullio De Mauro, sostenitore della scuola democratica nella quale nessuno deve essere escluso. Liporace e Pizzini hanno fatto propria questa concezione inclusiva della scuola, rafforzandola ogni qual volta hanno avuto la possibilità di incontrare il prof.De Mauro, scomparso il 5 gennaio di quest’anno, in convegni in giro per l’Italia e in altre molteplici occasioni.

Tanto la Liporace quanto la Pizzini hanno fatto parte sia del G.I.S.C.E.L. nazionale (Gruppo di intervento e di studio nel campo dell’educazione linguistica) che di quello calabrese. La prima, attualmente docente nell’Istituto comprensivo “Cosenza 3” di via Negroni, ha anche accumulato, dal 2011 al 2013, un’esperienza accademica all’Università della Calabria come docente a contratto in didattica della lingua italiana, nel corso di laurea di Scienze della formazione primaria. Raffaelina Pizzini, che attualmente insegna all’Istituto comprensivo di Mendicino, ha svolto, sempre dal 2011 al 2013, il dottorato di ricerca all’Università della Calabria, pubblicando, nel 2012 un libro sull’analfabetismo di ritorno.

“Questo saggio – scrive nella prefazione Assunta Morrone – racchiude in un unico scrigno il nesso inscindibile tra teoria e prassi. Le autrici sviluppano un pensiero che deriva da realtà tangibili, se ne fanno testimoni, lo posizionano in un’atmosfera di ricerca e di confronto, lo rendono trasferibile agli altri, studenti e docenti, conferendo ai temi trattati la dignità di un’indagine che, pur rafforzata da una formazione accademica, comincia a scuola e alla scuola medesima ritorna”.

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