In Calabria la danza ha “il passo” della Scuola di Ballo Dirty Dancing, premiata a Luzzi

LUZZI (COSENZA ) – Da Foscolo a Leopardi, il verbo danzare esprime la levità con cui si vive la primavera della vita, l’esaltazione femminile, la metafora della giovinezza che “fugge tuttavia”. Per l’uomo primitivo la danza era addirittura preghiera, cerimonia rituale finalizzata a creare un contatto con gli dei, ad esorcizzare le forze negative e ad assicurarsi protezione negli aspetti della vita. La danza: madre di tutte le arti. La musica e la poesia esistono nel tempo; la pittura e l’architettura nello spazio. Ma la danza vive contemporaneamente nel tempo e nello spazio. Prima di affidare le sue emozioni alla pietra, al suono, l’uomo si serve del suo corpo per organizzare lo spazio e ritmare il tempo.

E a ritmare il tempo riescono molto bene, anzi benissimo, gli allievi e i maestri della Scuola di Danza Dirty Dancing di Luzzi che ieri pomeriggio, in una domenica davvero da incorniciare, sono stati insigniti, dall’Amministrazione Comunale di Luzzi, di un riconoscimento atto a sottolineare i brillanti risultati conseguiti nell’estate 2017 appena trascorsa.

Maestri ed allievi della Scuola di Ballo Dirty Dancing del Maestro Romeo Renne nella Sala di Rappresentanza del Comune hanno ricevuto il plauso del Sindaco di Luzzi, Umberto Federico, del Vicesindaco e Assessore allo Sport e Spettacolo, Maria Cristina Leone e il presidente della FIDS ( Federazione Italia Danza Sport) del CONI, Renato Spadafora.

Un premio, sia pur simbolico, come una targa dedicata, che assume un valore ben maggiore perché riconosce l’impegno, il sacrifico e la costanza profusi da una scuola che si conferma l’eccellenza della danza calabrese:  Campioni Regionali Ranking List Calabria (migliore scuola in Calabria) sia nel 2016 sia nel 2017 su 70 scuole partecipanti; Campionati italiani danza sportiva a Rimini 2017 con tre medaglie d’oro, tre medaglie d’argento,  una di bronzo e due sesti posto;  Campioni regionali in carica su tutte le categorie delle danze a squadre portate in gara; Infine la partecipazione di sei allievi della Dirty Dancing al TROFEO CONI 2017 di Senigallia (le Olimpiadi dei Ragazzi dai 10 ai 14 anni), selezionati dal CONI Calabria, tramite la FIDS Calabria, come unica rappresentativa calabrese per la danza sportiva all’evento.

Palese dunque l’orgoglio del Sindaco, Federico, che ha sottolineato come la premiazione di ieri pomeriggio e la festa che ne è seguita giunge al termine dell’ultimo impegno di rilievo della Scuola Dirty Dancing a rappresentare la Calabria al trofeo di Senigallia: “Sapere che sei ragazzi luzzesi e giovanissimi hanno rappresentato la Calabria in questa importante manifestazione nazionale è motivo di orgoglio, non solo per me e per l’amministrazione comunale che rappresento, ma per tutta la comunità locale scrivendone le pagine più belle della storia locale”. Il Sindaco ha poi terminato il suo intervento elogiando il maestro Romeo Renne e ringraziando il Presidente FIDS per la sua presenza. E proprio l’inviato del CONI, Roberto Spadafora ha ringraziato sia per l’invito ricevuto sia il Maestro Renne per “la passione con cui svolge il proprio lavoro. Sono orgoglioso dei risultati conseguiti sia come presidente della FIDS Calabria ma anche come cosentino”. Ha proseguito poi sottolineando l’impegno della maestra Ilaria Renne e lodando il coinvolgimento attento e partecipato dei genitori dei giovani atleti.

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Il M° Renne oltre ai consueti e dovuti ringraziamenti dal canto suo ha voluto mettere in luce che i prestigiosi traguardi regionali e nazionali della Dirty Dancing sono dovuti alla passione e all’impegno e che legano ancor di più la sua persona e la sua scuola “al nostro territorio. E adesso testa ai diversi prossimi impegni, con la consapevolezza che ogni traguardo raggiunto equivale ad un altro obiettivo da portare avanti con ancora più tenacia, umiltà, impegno e passione.”

Ben vengano dunque in una terra come la Calabria, spesso in prima pagina per le malefatte che si consumano nella corruzione e nel degrado, professionisti seri che avvicinano gli allievi alla danza.

Se “la bellezza è un incontro”, quella universale modalità di incontro che si attua nella danza, ha il potere di creare bellezza. Una bellezza condivisa là dove la danza disciplina e motiva tanti cuori giovani che rischiano di perdersi nel mondo 2.0 fatto di social, web e droghe sintetiche.

Come ha scritto Béjart “mentre la parola divide la danza unisce”, unisce con armonia corpo, cuore e spirito di ciascuno e ciascuno unisce la propria realtà, il proprio territorio, i propri affetti,  per fare della nostra terra, un posto migliore.

Luisa Loredana Vercillo

Ph Mariopio Longo

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