Una regione che affonda le radici nel suo passato culturale, ma si proietta nel futuro con rinnovata energia È questa la Calabria in vetrina alla XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Oltre 50 tra dibattiti e incontri che hanno attirato l’attenzione dei visitatori, molti dei quali – per loro stessa ammissione – al Salone sono entrati per la prima volta in contatto con la Calabria e i suoi tesori. Grande successo per i focus dedicati a Cassiodoro, Campanella e Gioacchino Fiore.
Da ricordare la tavola rotonda con la partecipazione della nouvelle vague della letteratura calabrese: Carmine Abate, Giuseppe Aloe, Paola Bottero, Ettore Castagna, Gioacchino Criaco, Domenico Dara, Nicola Fiorita, Mimmo Gangemi, Olimpio Talarico. Insomma, sono stati premiati gli sforzi di quel lavoro di squadra che ha visto coinvolti gli scrittori, gli editori, i sistemi bibliotecari, le associazioni, i volontari del servizio civile.
“Ringrazio tutte queste persone per il buon esito della nostra partecipazione al Salone del Libro di Torino” ha affermato l’assessore della cultura, beni culturali e pubblica istruzione Maria Francesca Corigliano. “Questa partecipazione – ha puntualizzato l’assessore Corigliano all’unisono con il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto – ha messo in primo piano l’impegno di una regione e di un sistema culturale che vogliono uscire dalla marginalità e promuovere le loro potenzialità nel settore della cultura con tutte le sue ricadute sul marketing territorio”.
Da sottolineare due eventi grazie ai quali la Calabria è stata protagonista in ambito di Superfestival, la sezione del Salone dedicata alla produzione dei più importanti festival letterari italiani. Gli eventi sono stati promossi dalla Regione Calabria e organizzati dal Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. Il primo incontro, con Edgar Morin, ha registrato il tutto esaurito di spettatori ed è stato seguito dai media nazionali. A cinquant’anni dal Maggio francese, il grande filosofo e intellettuale d’Oltralpe ha ripercorso i fatti, ha ricordato le speranze e le utopie che ha sollevato il ’68, cercando di spiegarne l’eredità.
Il secondo appuntamento è stato Calabria Intatta, moderato dal giornalista scientifico Piero Bianucci con la partecipazione di Mario Tozzi e Rosario Chimirri, autori rispettivamente di Italia intatta (Mondadori) e Paesi di Calabria (Rubbettino). Pur due punti di vista diversi – Tozzi è geologo e divulgatore scientifico; Chimirri è architetto e professore associato di Scienze demoetnoantropologiche – ambedue hanno posto l’attenzione sulla necessità di difendere e valorizzare il patrimonio paesaggistico e la cultura dell’abitare di cui esso è da sempre portatore. Un invito colto dall’assessore Maria Francesca Corigliano: “La Regione Calabria sta avviando un progetto di rivalutazione dei borghi storici. È un’opportunità per l’insediamento di nuove opportunità produttive e per il rilancio turistico di luoghi e paesi che devono essere conosciuti in tutta la loro bellezza”.