10 cose che (forse) non sai sul sapone

Quando prendiamo tra le mani una saponetta mai immagineremmo che è anche per merito suo che oggi viviamo più a lungo e meglio. Ecco alcune curiosità su questo oggetto della vita quotidiana così ” prezioso”:

1. Le origini del sapone risalirebbero ai babilonesi intorno al 2800 a.C. Se ne parla anche nei papiri egizi e nella Bibbia. Il sapone nei secoli è stato utilizzato per lavare la lana nell’industria tessile, per curare piaghe e malattie della pelle, per tingere i capelli e come unguento.

 

2. Le soap opera si chiamano così, perché prendono nome dai radiodrammi americani degli anni 1930 che erano spesso sponsorizzati da produttori di sapone o detergenti. A proposito: secondo un articolo del British Medical Journal, i personaggi delle soap opera hanno tassi di mortalità più elevati rispetto agli artificieri.

 

3. Sapone di Gallia. Lo scrittore romano Plinio il Vecchio descriveva il sapone come un’invenzione dei Galli per rendere i capelli lucidi (era una miscela di grasso di capra e potassa).

 

4. Sapone deriva dal latino sapo, parola che si ritiene sia di origine germanica, pervenuta al latino tramite i galli. Secondo alcuni studiosi, l’utilizzo tra i galli spiegherebbe la fortuna dell’industria del sapone in Francia, in particolare a Marsiglia.

 

5. Il sapone liquido è un’invenzione abbastanza recente: è stato brevettato dallo statunitense William Sheppard nel 1865.

6. Vi siete mai chiesti come funziona il sapone? In pratica, il sapone deterge rendendo solubili sostanze che sono insolubili, come piccoli batteri, sporcizia o simili. E poi l’acqua le porta via.

7. La medicina del lavoro riconosce alcune malattie da sapone, dovute al contatto della pelle con i detersivi.

8. Come viene fatto? Il sapone viene preparato unendo grassi di origine animale (strutto, scarti di macelleria) o vegetale (olio di cocco, olio di mandorle, olio di semi di girasole ecc.) con sostanze alcaline (per esempio soda caustica), producendo la reazione che si chiama appunto saponificazione.

9. La ricetta originale del sapone di Marsiglia contempla l’uso esclusivo di oli vegetali, prevalentemente quello d’oliva, la cenere di piante marine come alcalinizzante, l’essiccazione al sole e il taglio a mano. Già nel 1688 il ministro francese Colbertin, per difendere il vero sapone fatto a Marsiglia, emise un editto che stabiliva queste caratteristiche, per combattere la concorrenza di saponi di minore qualità prodotti soprattutto a Genova e Savona. Attualmente, in Italia, non esiste una legge che definisca il sapone di Marsiglia, che può dunque essere preparato dovunque e in qualsiasi modo

10. Sapone finto. La maggior parte dei saponi commerciali, soprattutto quelli liquidi, non sono vero sapone, ma una combinazione di detergenti chimici, agenti di schiumatura artificiali e sostanze chimiche.

(fonte focus)

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