CASTROVILLARI (CS) – Torno sull’argomento rifiuti in quanto lo sciopero odierno dei lavoratori Femotet mette a nudo tutte le criticità di un sistema che evidentemente non ha funzionato. Ed era facile prevederlo.
L’attuale aggiudicatario del servizio ha stipulato con il Comune di Castrovillari un contratto quinquennale perché ha vinto una gara d’appalto. Questa è stata preparata sulla base di un capitolato d’appalto che, il sottoscritto, unitamente agli altri componenti del gruppo consiliare PD, all’epoca opposizione quando era al governo il centro destra guidato dal sindaco Blaiotta, ha contestato duramente perché mancante del piano dei costi (delibere di consiglio comunale n. 5 del 13 gennaio 2009 e n. 42 del 29 Luglio 2009 contengono le dure critiche dei consiglieri di opposizione Lo Polito e Di Gerio).
Ironia della sorte è che oggi ci troviamo a gestire una situazione ed un sistema avversati fieramente. Anzi oggi subiamo le conseguenze ulteriormente. Infatti, il contratto precedente, che ci ha vincolati nel precedente mandato stante la durata quinquennale, scaduto, è stato prorogato sino al 31/12/2015 in quanto, alla scadenza, la gara d’appalto, indetta durante la gestione commissariale, è andata deserta. Ed è andata deserta perché, anche questa volta, il capitolato d’appalto non era stato effettuato sulla base dei veri costi dei servizi richiesti. In questo periodo, dal nostro insediamento, si è lavorato per colmare tali lacune. Il nuovo bando, per questo, sarà completo e, si spera, appetibile per chi vorrà partecipare.
Intanto, e con questo mi scuso ancora con la Città tutta, avremo fino alla nuova aggiudicazione tre mesi di “passione”.
Lo sciopero di oggi è la rappresentazione plastica del dramma che vive la città e con essa i propri amministratori. Se il Comune paga, ed ha onorato, tutte le fatture pervenute; se l’Ente segnala che si sostituirà all’impresa inadempiente, facendosi carico della retr ibuzione diretta dei lavoratori, e nonostante ciò la città rimane sporca e senza servizio, allora significa che il “sistema” ha fallito! Il Comune paga i propri servizi. E lo fa con le tasse che versano i cittadini. Ed allora sono i cittadini per primi a dover essere tutelati. E noi lo faremo in ogni modo e con ogni strumento. Lo sciopero è un diritto sacrosanto e così pure la sicurezza dei lavoratori. Ma il disservizio in alcune zone si è verificato anche martedì e nei giorni precedenti pure senza lo sciopero.
Noi non assisteremo passivi al fallimento del “sistema”. I diritti vanno tutelati tutti. In primis quelli dei cittadini. Gli abusi dei diritti saranno perseguiti, tutti. Il nuovo impianto sarà basato su diritti e doveri, e non vi troveranno cittadinanza né incivili (con un controllo capillare attraverso ispettori ambientali), né lavoratori (pochi) che hanno manifestato “menefreghismo” verso Castrovillari, né imprese che al netto delle responsabilità altrui non hanno governato il servizio.
Troveranno cittadinanza quei lavoratori che, spesso con difficoltà, hanno garantito il proprio e altrui lavoro, quei cittadini che differenziano correttamente e riducono la produzione dei rifiuti.