CROSIA (COSENZA) – Oggi, alle ore 11:00, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi di Crosia, si è svolta la cerimonia di commemorazione del 25° anniversario dalla scomparsa del Brigadiere Antonino Rubino, già comandante della Stazione Carabinieri di Crosia. Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Ten. Col. Piero Sutera, il Comandante della Compagnia di Rossano, Ten. Carlo Alberto Sganserla, i rappresentati dell’Associazione Nazionale Carabinieri delle Sezioni di Rossano, Cariati e Bocchigliero nonché alcuni militari della rappresentanza militare.
Alla cerimonia ha, altresì, partecipato il Sindaco di Crosia e un assessore del comune di Caloveto in rappresentanza del Sindaco. Alla presenza di numerosi cittadini dei comuni del comprensorio che hanno spontaneamente partecipato al ricordo del sovrintendente, a conclusione della celebrazione liturgica, è stata data lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Civile, concessa al Brigadiere Antonino Rubino nel 1992: «Incurante della propria incolumità, non esitava ad affrontare un folle armato di ascia, ingaggiando una violenta colluttazione da cui desisteva soltanto quando, colpito a morte, si accasciava esanime al suolo. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altissimo s enso del dovere, spinti sino all’estremo sacrificio. Caloveto (Cosenza), 31 ottobre 1992».
In ultimo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, in un breve cenno di saluto e ringraziamento a tutti i presenti, ha sottolineato che “è dovere morale della collettività rendere onore ad un valoroso Carabiniere che non ha esitato a sacrificare la vita nell’adempimento fedele e coraggioso della propria missione, dei propri doveri. Un modello di vita esemplare che deve costituire guida per tutti gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri ed anche per le giovani generazioni chiamate ad essere il futuro di questo Paese. Una fedeltà in senso lato alla propria missione che si sostanzia nelle parole senso del dovere e della responsabilità e spirito di sacrificio”.