Quirinale, in Calabria scelti delegati per l’elezione del Presidente della Repubblica: 2 di centro destra, uno del Pd

REGGIO CALABRIA – Saranno i presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso, del centrodestra, e, per la minoranza, il capogruppo del Pd Nicola Irto, i delegati dell’assemblea calabrese per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.

Sono stati eletti stamani al termine della seduta del Consiglio regionale convocata ad hoc.

Occhiuto (FI), ha riportato 20 preferenze, Mancuso (Lega), 19 e Irto 9. Una scheda bianca. I consiglieri presenti e votanti sono stati 29. Al ripetuto ticket “Occhiuto-Mancuso”, una scheda ha riportato come voto “Irto-Occhiuto”.
“Oggi – ha detto Mancuso a conclusione dei lavori – il Consiglio regionale della Calabria ha adempiuto al dovere istituzionale delle indicazioni di tre delegati regionali che contribuiranno l’elezione del 13mo Capo dello Stato, la prestigiosa figura cui la Costituzione affida il compito di rappresentare. L’unità nazionale è un appuntamento che abbiamo vissuto non in maniera distaccata, ma con il coinvolgimento politico ed etico che denota gli eventi che più rinsaldano i legami di leale collaborazione tra istituzioni della Repubblica.
Ho apprezzato il messaggio di fine anno del Presidente Mattarella che ringrazio a nome di tutto il Consiglio regionale della Calabria per i servizi resi al Paese nel corso di 7 anni impegnativi e complessi. In particolare ho apprezzato il suo auspicio affinché ciascun Presidente della Repubblica all’atto della sua elezione avverta l’esigenza di spogliarsi di ogni precedente appartenenza per farsi carico esclusivamente dell’interesse generale del bene comune. È ciò che il Paese in un frangente tormentato dall’incessante pandemia e dinanzi a cambiamenti sempre più accelerati, chiede al Presidente della Repubblica”.
“Auspichiamo, inoltre – ha concluso Mancuso – che il nuovo capo dello Stato, oltre alle tante incombenze che lo attendono, aiuti il paese a ridurre il divario nord-sud territoriali, di genere e generazionali che specie in questa parte del Mezzogiorno vanificano più diritti costituzionali. La Calabria interverrà a questo appuntamento con senso dello Stato e responsabilità istituzionale”. (ANSA).

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