Palazzo Caselli Vaccaro sede del Centro studi internazionale dedicato a Telesio, Bruno e Campanella. Firmata la convenzione

convenzione_palazzo_vaccaroCOSENZA – Sarà un vero e proprio ponte con l’Europa, un fiore all’occhiello per Cosenza crocevia di confronto, conoscenza e ricerca, il “nuovo” palazzo Caselli Vaccaro, nel cuore del centro storico, che si appresta ad aprire il suo antico portone ad eruditi e a giovani studenti di filosofia.

E’ stata infatti firmata questa mattina nel salone degli Stemmi dell’Ente Provincia (location scelta per ragioni legate agli impegni del sindaco/presidente Occhiuto) la convenzione con la quale il Comune di Cosenza concede al Centro Internazionale di Studi telesiani, bruniani e campanelliani “Alain Segondes” e “Giovanni Aquilecchi”, a titolo di comodato immobiliare precario gratuito, il piano terra del Palazzo Caselli Vaccaro che è, appunto, di proprietà municipale.

Davanti ai giornalisti presenti, oggi, è stato disegnato lo scenario che va a prefigurarsi: esperti prestigiosi e dottorandi arriveranno nella città dei Bruzi dalle migliori università estere e attraverso la loro vivacità di interesse creeranno a loro volta interesse per questi luoghi e per la storia locale.

Ne hanno parlato in conferenza stampa il sindaco Mario Occhiuto, il presidente del Centro studi, Nuccio Ordine, e il direttore del Centro, Roberto Bondì. Quest’ultimo, ha in particolare sottolineato il ruolo fondamentale dell’Amministrazione per poter giungere a questo importante risultato.

“In questo modo – ha sottolineato in un appassionante intervento il prof Ordine – incentiviamo lo studio di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, dentro le più grandi università del mondo, sperando di ottenere le traduzioni nelle lingue più diffuse e facendo circolare il pensiero di questi autori. L’idea è di fare di Cosenza un centro di eccellenza che sia un centro di osmosi”.

Il sindaco Occhiuto si è soffermato sull’aspetto della grande opportunità che riguarda Cosenza: “Far sì che una struttura come palazzo Vaccaro venga vissuta da un centro studi significa offrire un’occasione alla città – ha detto – Fra l’altro, stiamo recuperando e completando il restauro del complesso monumentale di San Domenico e una parte di quell’edificio che sarà tutto destinato ad attività culturali verrà destinata al Centro studi telesiani. Nel frattempo riteniamo che la sistemazione nel centro storico sia ottima anche in virtù dello stesso progetto di riqualificazione del centro storico. Il Comune contribuirà anche con un contributo forfettario per investire nei progetti del Centro studi telesiani. Oggi partiamo. È una giornata importante perché la nostra città è al centro di interessi internazionali grazie alla cultura e alla filosofia, L’interesse per la filosofia rinascimentale – ha aggiunto Occhiuto – può essere anche un volano per quella che è la nostra idea di porta culturale della città fissata proprio nel centro storico”.

Il primo cittadino ha approfittato della circostanza per ricordare che presto, sempre nella zona “vecchia” della città, saranno attivi i box-art, con numerosi artisti anche stranieri a rivitalizzare con le loro opere il bellissimo scorcio alla confluenza dei fiumi, e inoltre sono stati citati i futuri musei di arte contemporanea e di Alarico. “Sono certo – ha concluso Occhiuto – che questa attività che è riconosciuta del centro studi, a livello internazionale, si dimostrerà fondamentale per il legame che andiamo a rafforzare con i nostri cittadini”.

E di identità ha molto parlato Nuccio Ordine. Il Centro studi telesiani bruniani e campanelliani con una sede di tutto rispetto, dove accogliere principalmente la raccolta di microfilm sulle opere dei tre autori a cui è dedicato, e di conseguenza dove sviluppare la ricerca, si unisce adesso ai tre più grandi centri studi del mondo. “Si parla tanto della perifericità del sud e dell’identità – ha affermato il professor Ordine – Il fatto che a Cosenza possiamo offrire un prestigioso centro di ricerca che non c’è né ad Oxford né ad Harvard è per noi motivo di orgoglio. Raccoglieremo tutte le opere di Giordano Bruno sparse nel mondo, tutte le opere di Telesio e tutte quelle di Campanella. Creeremo insomma un centro di eccellenza unico”.

Tra i doverosi ringraziamenti, oltre all’Esecutivo Occhiuto, anche quelli per la Fondazione Carical e il suo presidente Mario Bozzo (“Ma un altro contribuito economico importante – ha precisato Ordine – lo abbiamo avuto dalla Provincia di Cosenza presieduta all’epoca da Mario Oliverio e da banca Carime che ci ha donato notevoli contributi per comprare i microfilm delle opere”).
Il centro studi ha già trovato quasi 650 opere di Telesio sparse nel mondo e l’impegno sulle tracce di questi tre filosofi del sud Italia che sono stati determinanti per il pensiero europeo non è certo ancora esaurito, anzi.
“I ponti con l’Europa si creano con cose solide – ha proseguito Ordine – come ad esempio spendere i soldi per comprare le opere di questi filosofi in microfilm e, appunto, realizzare un centro di eccellenza. Ogni anno a palazzo Caselli Vaccaro organizzeremo seminari e borse di studi, sperando che questo luogo diventi riferimento per gli studenti di dottorato di altre università estere. Stiamo costruendo le basi per cui sono richiesti tempi un po’ più lunghi rispetto a questo mondo che va veloce, ma sosteniamo che le grandi idee che vengono dalla cultura sono gli strumenti essenziali per rendere liberi e per fare ritrovare alcuni valori”.

Infine, la firma della convenzione alla presenza del dirigente del settore di palazzo dei Bruzi, Ugo Dattis.

 

Di seguito, il riepilogo sulla concessione in comodato d’uso con alcuni passaggi dell’accordo siglato oggi:
La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, ha deliberato di concedere al Centro Internazionale di Studi telesiani, bruniani e campanelliani “Alain Segondes” e “Giovanni Aquilecchi”, a titolo di comodato immobiliare precario gratuito, il piano terra del Palazzo Caselli Vaccaro, di proprietà comunale. I 600 metri quadrati dell’immobile saranno così funzionali al progetto che il suddetto Centro Internazionale di Studi intende realizzare, premesso che nel programma dell’Amministrazione comunale particolare attenzione è posta verso le strategie per la riqualificazione del Centro storico, anche e soprattutto nell’ottica di una visione di valorizzazione in primis culturale. In questo contesto è da collocarsi la promozione (nello specifico da parte dell’Assessorato al Bilancio e Tributi, Gestione e Valorizzazione di palazzo dei Bruzi) delle iniziative del Centro Studi, a cominciare dalla nuova Biblioteca Telesiana, Bruniana e Campanelliana e proseguendo poi con tutte le attività ad essa connesse, che avranno appunto sede a Palazzo Caselli Vaccaro. Per il tramite della nascente Biblioteca, si realizzerà un polo culturale e di studi filosofici a carattere internazionale, un polo di eccellenza capace di attrarre studiosi di tutto il mondo. Attorno al Centro Internazionale di studi ruoteranno inoltre costanti ed importanti iniziative scientifiche quali manifestazioni, conferenze, convegni, seminari, rilascio di borse studio per i giovani meritevoli, in grado di rilanciare culturalmente la Città di Cosenza in primis, ma anche la Calabria e l’intero meridione, al fine di promuovere la cultura del sapere anche attraverso l’acquisizione dei testi dei filosofi Bernardino Telesio, Giordano Bruno, Tommaso Campanella nonché di filosofi “minori” attraverso la valorizzazione dello studio del sapere, del conoscere e della cultura. Il progetto del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani “Alain Segonds” e “Giovanni Aquilecchi” già in ordine al tessuto territoriale nazionale, si presenta particolarmente meritevole di attenzione ed attuazione anche in considerazione del fatto che evidenzia positive ricadute di carattere sociale all’interno del tessuto urbano, in quanto strumento per la realizzazione di attività ed azioni finalizzate a costruire – tramite l’applicazione di ricerca storica, dello studio in generale ma filosofico nello specifico – un “esperimento di cultura”. Nella delibera di Giunta, infatti, si legge che il Comune ne apprezza lo spirito di valorizzazione e la nuova conoscenza della filosofia in generale e dei nostri filosofi in particolare, nonché del sapere e del conoscere visto in una ottica di cultura quale conditio sine qua non di nucleo sociale, con l’individuazione di percorsi progettuali finalizzati ad attività didattico-museali costituiti dalla esposizione, visione, e consultazione di testi antichi e moderni, e sviluppando azioni mirate alla promozione congiunta del patrimonio storico-culturale ed artistico della Città, eventi, questi, tutti tesi anche alla rigenerazione urbana del nucleo di Cosenza, strategie, queste, rivolte sì alla riqualificazione del Centro Storico di Cosenza ma anche al territorio tutto, per una sua completa valorizzazione nell’ottica della sostenibilità culturale ed in consecutio, economica ed ambientale. L’istituzione della nuova Biblioteca favorisce sia la riqualificazione del territorio urbano, dunque, sia il coinvolgimento di giovani studiosi, studenti, ricercatori internazionali e nazionali, persone appassionate ed interessate, consentendo la loro attiva partecipazione alla vita culturale e civica della comunità. La concessione a titolo gratuito di Palazzo Caselli Vaccaro avrà durata di 5 anni a partire dalla data di sottoscrizione dell’apposita convenzione. Convenzione che, come comunicato, è stata firmata oggi lunedì 22 giugno.

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