Avviso pubblico per due dirigenti a tempo determinato: la verità risiede nelle leggi. L’Amministrazione replica a Marco Ambrogio

palazzo-dei-bruzi_comune_cosenzaCOSENZA – Le note a mezzo stampa firmate dal consigliere comunale Marco Ambrogio e riprese da altri esponenti dell’opposizione in maniera totalmente strumentale, continuano a uscire sempre uguali e ripetitive con lo scopo di mistificare la realtà, nonostante le puntuali repliche da parte dell’Esecutivo.

Tutto ciò che si asserisce ancora nelle ultime dichiarazioni in merito all’Avviso pubblicato dal Comune di Cosenza, propedeutico all’assunzione, a tempo determinato, di due dirigenti per il Settore Cultura ed il Settore Ufficio del Piano per dirigenti, assume ormai nelle intenzioni di Ambrogio il messaggio esplicito dell’imbroglio a scapito dei cittadini.

Pertanto, dati alla mano, l’Amministrazione precisa, per l’ennesima volta, che quanto diffuso dal vice capogruppo del Pd non corrisponde al vero ma, anzi, è facilmente confutabile attraverso la consultazione delle singole leggi di riferimento.
a) L’Avviso, adottato nel pieno rispetto della legge art.110 del DLgs 267/2000 per come modificato dalle legge 114/2014, non è un concorso, è una selezione pubblica per mezzo della quale, nel rispetto del principio della trasparenza amministrativa, il Sindaco, coadiuvato dall’Ufficio, verifica il possesso dei requisiti di legge per la copertura del posto di dirigente che dovrà avere conseguito una laurea vecchio ordinamento o laurea magistrale con almeno cinque anni di attività in strutture pubbliche o private equiparabile alla carriera direttiva. Sulla base dell’elenco formato sul suddetto presupposto di legge, il Sindaco sceglie “fiduciariamente” il professionista cui affidare l’incarico. Detto incarico, è esclusivamente a tempo determinato, non può superare la durata del mandato del Sindaco, ed è assolutamente vietato trasformare il rapporto a tempo indeterminato. Non si tratta quindi, è bene ribadirlo, di un concorso per esami a tempo indeterminato con vincitori, bensì di una selezione per verificare i titoli dei dirigenti per una scelta che spetta al Sindaco e che si riferisce allo spoil system, con la facoltà di nominare il 30% dei dirigenti che instaurano così un rapporto di lavoro della durata del mandato del primo cittadino. Dunque, andare dal notaio a depositare in anticipo fantomatici nomi, è solo una scorretta allusione a inesistenti condotte illegittime, quando invece è proprio a discrezione del sindaco, investito dalla legge, scegliere sulla base dei titoli presentati dai candidati alla selezione.

b) L’attuale dotazione organica del Comune di Cosenza prevede 20 posti di dirigente ed oggi ne risultano coperti 12, di cui 10 a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato ex art.110. La legge 114/2014, appunto, consente come già detto la copertura di posti di dotazione organica sino al 30%, per cui sarebbe stato possibile coprire altri 4 posti di dirigente ma, per evitare ulteriori spese di personale si è preferito coprirne solo 2. In tal senso, è il caso di ricordare che la dotazione organica ereditata dalle passate amministrazioni prevedeva 33 posti dirigenziali, ridotti oggi a 20, ed un numero complessivo di 1000 dipendenti oggi ridotti a 661, con un risparmio di spesa di circa € 7.000.000,00. Fra i primi atti del sindaco Mario Occhiuto, vi fu proprio l’annullamento del concorso per dirigenti che avrebbe mandato direttamente in dissesto il Comune di Cosenza. Oggi a palazzo dei Bruzi per contenere le spese si lavora con meno della metà del personale e con un terzo di dirigenti, per un’economia che, come anzidetto, risulta di 7milioni all’anno.

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c) Per quanto riguarda i dipendenti interni, si chiarisce inoltre che l’Avviso non li ha esclusi. Solo, non ha previsto alcuna preferenza specifica in quanto la recente giurisprudenza in materia tende ad escludere da detti incarichi gli esterni , visto che si verserebbe in casi di verticalizzazione, passando da carriera direttiva a quella dirigenziale, processo raggiungibile solo attraverso concorso pubblico. In passato, semmai, alcuni dipendenti venivano nominati dirigenti ma dovevano mettersi in aspettativa come se fossero esterni al pari di altri.

d) Non è vero, anzi illegittimo, prevedere la copertura dei posti previa mobilità da altre pubbliche amministrazioni, in quanto con il processo di mobilità possono essere coperti solo posti con rapporto a tempo indeterminato

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