Il sindaco Mario Occhiuto risponde all’interrogazione del Pd sul bando per incarichi dirigenziali

Mario Occhiuto Sindaco CosenzaCOSENZA – “Tutto perfettamente a norma di legge”. Il sindaco Mario Occhiuto risponde all’interrogazione consiliare presentata dagli esponenti del Partito Democratico, precisando, punto per punto, che in capo al Sindaco permane una dose di discrezionalità nell’attribuzione di incarichi dirigenziali a tempo determinato e non superiori, in quanto a durata, allo stesso mandato del primo cittadino. La previsione normativa di riferimento (vedi in basso nel dettaglio, ndp), come noto, mira ad accrescere l’efficienza ed efficacia dei servizi, in un’ottica manageriale della pubblica amministrazione mutuata dall’esperienza statunitense, che ritiene “stimolante” anche per il settore pubblico la presenza di elementi di vertice gestionale portatori di maggiore affinità, in termini di capacità tecnico-professionali e di condivisione degli obiettivi programmatici, con chi è stato democraticamente chiamato dai cittadini alla guida della cosa pubblica.

Qui di seguito la risposta firmata dal sindaco Mario Occhiuto:

Oggetto: Risposta all’interrogazione a firma dei consiglieri Guccione ed altri sull’avviso pubblico emanato dal Comune di Cosenza per il conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato ex art. 110 T.U.E.L.

L’avviso relativo all’assunzione a tempo determinato di dirigenti è stato pubblicato il 28 luglio 2016 e consente la presentazione delle domande degli interessati sino al 6 settembre 2016, cioè per un termine assai lungo di 40 giorni, in modo da consentire la piena partecipazione degli interessati.

Nel bando è chiaramente indicata la possibilità di partecipare per una o più delle posizioni dirigenziali nelle quali si articola l’organizzazione burocratica del Comune di Cosenza, espressamente elencate nell’avviso stesso; ovviamente, gli interessati dovranno essere in possesso di titoli accademici ed esperienza professionale coerenti con il posto da ricoprire (ad es., per le posizioni dirigenziali afferenti al Dipartimento Tecnico occorrerà possedere una laurea specialistica a contenuto tecnico).

I requisiti previsti nel bando coincidono con quelli previsti dal d.lgs. n. 165/2001 e ss.mm. (Testo Unico sul Pubblico Impiego), ove si prevede la necessità di una comprovata ed attinente esperienza nel campo pubblico o privato, accanto ad un adeguato titolo accademico. La valutazione tecnica circa l’idoneità a ricoprire i singoli incarichi dirigenziali da parte dei candidati verrà svolta dal Settore Personale-Controllo di gestione. Sulla base di tale valutazione tecnica, spetterà al Sindaco l’individuazione dello specifico soggetto al quale conferire l’incarico dirigenziale, in armonia con quanto previsto dal d.lgs. n. 267/2000 e ss.mm., recante il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. Come evidenziato dalla giurisprudenza e dalla dottrina, permane infatti in capo al Sindaco una dose di discrezionalità nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali a tempo determinato (del resto non superiori in quanto a durata, al mandato elettivo del Sindaco stesso) di cui all’art. 110 del TUEL, una volta valutata tecnicamente l’idoneità dei candidati da parte degli uffici. Tale spazio per il Capo dell’Amministrazione riguarda solo un limitato numero di posizioni dirigenziali, pari al 30% delle posizioni di tale tipologia previste nella dotazione organica di ciascun ente, percentuale stabilita, da ultimo, dalla legge c.d. Madia n. 114/2014. La suddetta previsione normativa di cui all’art. 110 del d.lgs. n. 267/2000, come noto, mira ad accrescere l’efficienza ed efficacia dei servizi, in un’ottica manageriale della P.A. mutuata dall’esperienza statunitense, che ritiene “stimolante” anche per il settore pubblico la presenza di elementi di vertice gestionale portatori di maggiore affinità – in termini di capacità tecnico-professionali e di condivisione degli obiettivi programmatici – con chi è stato democraticamente chiamato dai cittadini alla guida della cosa pubblica.

Con la delibera di Giunta comunale n. 14 dell’8.7.2016, la nuova Amministrazione nel frattempo eletta ha ritenuto di dover porre delle integrazioni e modifiche alla precedente deliberazione del Commissario straordinario n. 31 del 13.5.2016. Con riferimento alle attuali, poche possibilità di assunzioni a tempo indeterminato, va anzitutto sottolineato come ormai da anni si sta perpretando una miope politica legislativa di fortissima limitazione di tali nuove assunzioni e che solo da quest’anno è stato consentito un ricambio (turn over) pari al (solo) 25 % delle cessazioni dei rapporti di lavoro dell’anno precedente. Tale politica, continuata ancora dall’attuale Governo Renzi, risulta profondamente sbagliata, perché non consente un adeguato, ricambio generazionale all’interno della Pubblica Amministrazione. Particolarmente nel Comune di Cosenza, l’età media dei dipendenti, compresi i dirigenti, è assai alta e prossima all’età pensionabile, mentre tanti giovani laureati e diplomati non riescono ad ottenere un decoroso posto di lavoro e, per questa via, a contribuire alla cura della Cosa Pubblica.

Ciò premesso, nell’ambito delle attuali, limitate possibilità assunzionali a tempo indeterminato, questa Amministrazione ha ritenuto opportuno modificare in parte alcune scelte programmatorie, ritenendole maggiormente confacenti alle più impellenti esigenze dell’ente. Con particolare riferimento ai dirigenti, va precisato che, purtroppo, l’attuale legislazione non consente l’assunzione di nuovi dirigenti a tempo indeterminato in nessuna Pubblica Amministrazione, contribuendo ulteriormente al suo “impoverimento”. Nel Comune di Cosenza la situazione è oramai al collasso: a fronte di n. 20 posizioni dirigenziali previste in dotazione organica, vi sono ad oggi solo n. 10 dirigenti a tempo indeterminato, uno dei quali da tempo assente giustificato per motivi personali. Altri dirigenti andranno in pensione nel corso del 2016 e negli anni immediatamente successivi.

In una tale situazione, come è possibile criticare la scelta programmatoria di coprire a tempo determinato e nel rigoroso rispetto dei limiti di legge, almeno un parte delle posizioni dirigenziali già scoperte o che a breve rimarranno prive di un dirigente a tempo indeterminato? Chiaramente, una tale possibilità non poteva e non è stata utilizzata dal Commissario Straordinario Prefetto Carbone, ben conscio della brevissima durata del suo mandato e della circostanza dell’inesistenza dei tempi tecnici per concretizzare tale possibilità, poiché l’art. 110 del TUEL, lex specialis in materia, prevede che gli incarichi dirigenziali a tempo determinato in questione decadano con il cessare del mandato del Capo dell’Amministrazione (Sindaco o Commissario) che ha conferito detti incarichi.

Va ancora precisato che la spesa per il personale del Comune di Cosenza, a seguito dei numerosi pensionamenti già avvenuti, si è notevolmente ridotta e che la spesa prevista per i programmati incarichi dirigenziali a tempo determinato (oltreché per le programmate assunzioni a tempo indeterminato) è pienamente compatibile con gli equilibri di bilancio e con i limiti finanziari imposti dalla legge statale. Ciò è confermato dai pareri di regolarità tecnica e contabile espressi sulla Programmazione triennale delle assunzioni varata dalla Giunta comunale, nonché dal parere favorevole su di essa espresso dal Collegio dei Revisori dei conti. Si fa presente, ancora, che l’art. 16, comma 1-quater del D.L. 24.6.2016, n. 113, convertito con modifiche in legge n. 160/2016 ha integrato l’art. 9, comma 28 del D.L. n. 78/2010, precisando espressamente che “sono in ogni caso escluse dalle limitazioni previste nel presente comma le spese sostenute per le assunzioni a tempo determinato ai sensi dell’articolo 110, comma 1 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”.

La stipulazione dei contratti oggetto dell’avviso pubblico in esame avverrà a seguito della autorizzazione, richiesta prima dell’emanazione dell’avviso stesso, da parte della Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti locali.

Con riferimento, infine, alla questione della valorizzazione del personale interno, va preliminarmente ribadito che questa Amministrazione comunale ha ben presente l’importanza della valorizzazione del proprio personale di ruolo, dotato di grande esperienza e professionalità. Sicché, da un lato, la pubblicazione dell’avviso pubblico in esame non vuol certo significare una estromissione dei funzionari apicali dell’ente (categoria D), in possesso di pertinente diploma di laurea, dalla possibilità di partecipare alla indetta selezione per il conferimento di incarichi dirigenziali: anche per essi, però, per evidenti ragioni di trasparenza e par condicio, è necessario precedere qualsiasi conferimento di incarico da un’adeguata pubblicità dell’intenzione dell’Amministrazione comunale in tal senso. Dall’altro lato, non deve essere visto come un male, la compresente esigenza dell’apertura dell’Amministrazione verso altre esperienze provenienti dal restante mondo della Pubblica Amministrazione o dal privato; anzi, è proprio questa la tendenza spostata dalle recenti politiche legislative statali e dalla loro concreta attuazione: si pensi ai bandi internazionali emanati dal Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo per il reperimento dei direttori dei principali musei italiani. La ratio della citata sentenza del TAR Lazio n. 3670/2015 (la cui esecutività è stata peraltro oggetto di sospensione da parte del Consiglio di Stato, con ordinanze n. 1777 del 28.4.2015 e n. 4286 del 21.9.2015) risulta dunque rispettata da questa Amministrazione.

In conclusione, questa Amministrazione, proprio garantendo la partecipazione di tutti i funzionari dell’ente, in possesso dei necessari requisiti, alla indetta selezione pubblica, intende privilegiare il merito del personale e non già “fidelizzare” qualcuno. Più in generale, questa Amministrazione, già in sede di rinnovo del Contratto collettivo decentrato del proprio personale, procederà, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, ad incrementare ulteriormente la valorizzazione dell’impegno e dei meriti individuali, superando definitivamente le ingiuste politiche delle elargizioni “a pioggia” degli incentivi economici ai dipendenti.

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