Cosenza, il Consiglio comunale approva il Bilancio di Previsione. Inalterate le aliquote dei tributi locali e confermate le fasce di agevolazione

COSENZA – Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Pierluigi Caputo, ha approvato con 19 voti favorevoli e due astensioni (i consiglieri Marco Ambrogio e Giovanni Cipparrone) il bilancio di previsione 2019-2021 e tutte le pratiche collegate.
Della minoranza, sono rimasti in aula solo i consiglieri Marco Ambrogio, Giovanni Cipparrone, Luca Morrone e, del gruppo misto, Francesco Spadafora. Gli altri hanno abbandonato l’aula ad inizio della seduta consiliare quando alla richiesta, formulata dal capogruppo del PD Damiano Covelli, di poter discutere preliminarmente della recente pronuncia della Corte d’Appello di Catanzaro sulla pignorabilità dell’indennità del Sindaco, il Presidente dell’assise consiliare non ha ritenuto di dar seguito in quanto il punto non era in discussione.
Ha preso il via, quindi, la trattazione del bilancio di previsione, accorpata a tutti gli altri punti di carattere finanziario, con la relazione del Dirigente del settore programmazione economica Giuseppe Nardi.
“Il limite evidente dei bilanci comunali è la perpetua riduzione dei trasferimenti statali a fronte di un incremento di funzioni e servizi che i Comuni sono chiamati ad erogare”. È questa la premessa del dirigente Nardi che ha, come diretta conseguenza, una rigidità di spesa che supera il 50%. “La manovra che oggi il Consiglio è chiamato ad approvare – ha detto – dimostra di essere coerente con gli strumenti di programmazione (col DUP), rispetta i vincoli di finanza pubblica in ordine ai limiti sul contenimento della spesa, sugli equilibri di parte corrente e di parte capitale e ai limiti sull’indebitamento nettamente al di sotto della percentuale stabilita dalla norma”. Nella sua disamina, il dirigente del settore programmazione finanziaria ha evidenziato che “le aliquote dei tributi locali non subiscono alcun incremento, confermando anche le riduzioni già in essere. Segnalo anche un valore di recupero di evasione fiscale pari a 5 milioni e 400mila euro a fronte del quale abbiamo appostato un valore a tutela della credibilità delle entrate e della salvaguardia degli equilibri”. Ribadita la riduzione di circa un milione di euro nei trasferimenti, Nardi hasegnalato poi l’incremento delle entrate extratributarie relativamente alla gestione dell’ATO. Un incremento si registra anche nell’accensione dei prestiti, per circa 19 milioni di euro, quale ulteriore anticipazione di liquidità della Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento dei debiti al 31 dicembre 2018. “E’ una opportunità prevista da una legge dello Stato – ha spiegato Nardi – per l’azzeramento dei debiti nei confronti delle imprese”. Un passaggio è dedicato al settore welfare in cui l’Amministrazione impegna molti fondi propri per il mantenimento di alcuni servizi oltre al reimpiego di sonme derivanti da entrate statali e regionali. Rispetto alle alienazioni patrimoniali, Nardi ha annunciato che “l’Amministrazione intende dare vita ad un piano straordinario di alienazione del patrimonio disponibile”. Ultimo passaggio, dedicato alla partecipata AMACO, per confermare che “gli uffici hanno svolto i controlli periodici che spettano all’Amministrazione sulle società partecipate, verificando la riduzione dei costi di personale e sulle manutenzioni dei mezzi. Questo consente di chiudere il bilancio 2018 in utile, in controtendenza agli esercizi precedenti. Pertanto – ha concluso Nardi – il documento contabile è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge e rileva la coerenza, congruità e attendibilità contabile delle previsioni. Tutto ciò in linea con gli equilibri di finanza pubblica ed enunciato in maniera chiara nella relazione dei revisori che hanno espresso parere favorevole”.
Il Sindaco Mario Occhiuto, che ha trattenuto la delega al bilancio, dopo i ringraziamenti al dirigente e a tutta la struttura ha anche lui posto l’accento su come, dal 2011 ad oggi, i trasferimenti statali si siano praticamente dimezzati e come, a questo ridimensionamento, abbia invece corriposto un aumento dei servizi offerti. “Abbiamo mantenuto una politica fiscale equa nonostante il taglio – ha affermato – con un aumento delle entrate dovuto all’azione di recupero dell’evasione fiscale. Cosenza oggi è collocata tra i Comuni con minore pressione fiscale grazie ad una politica di razionalizzazione dei costi che lo ha reso possibile”. Il Primo Cittadino ha rivelato poi una importante versione di tendenza sulle sanzioni da infrazioni al codice della strada “non utilizzate per spesa corrente ma per accantonamento nelle entrate di dubbia esigibilità, rispondendo così a una logica di prudenza che rende ancora più credibili i nostri conti”; poi sui residui attivi, “negli ultimi sei anni – ha detto – abbiamo stralciato residui attivi ereditati per circa 95 milioni di euro, somme iscritte a bilancio solo per farlo quadrare”. L’inversione di tendenza riguarda anche la contrazione della spesa nel bilancio corrente per 55 milioni di euro, con una quantità e qualità dei servizi migliorata, con un maggiore investimento sul welfare dove la spesa aumenta del 20%, “questo è quindi l’esempio di come una gestione oculata delle risorse può far fronte alla crisi strutturale”. Il Sindaco Occhiuto ha parlato anche delle opere create nel corso degli anni, degli investimenti con fondi strutturali. “Molte le opere realizzate e molti i cantieri in corso, diversi quelli che fanno riferimento al Piano Periferie. L’Amministrazione comunale oggi ha un patrimonio più ricco”. Infine, evidenziata con soddisfacimento la chiusura in pareggio del bilancio AMACO, il Sindaco ha concluso “vogliamo portare avanti la nostra opera con senso di responsabilità auspicando che chi verrà dopo di noi voglia portare avanti questo percorso”.
La seduta non ha registrato dibattito.

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