Calabria: Sanità, D’Ippolito (M5S) chiede la sostituzione immediata di Cotticelli e Crocco, “rifiutano di esercitare i propri poteri”

Con un’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Economia, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito ha chiesto l’immediata sostituzione dei commissari alla Sanità calabrese.

Lo scorso 14 gennaio il parlamentare, dopo aver ricevuto precise informazioni dalla commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro, aveva diffidato gli stessi commissari, Saverio Cotticelli e Maria Crocco, perché sulla mancanza di personale nell’ospedale di Lamezia Terme, causa della chiusura di reparti, provvedessero « con proprio decreto alle necessarie autorizzazioni» e richiamassero «il dipartimento regionale Tutela della salute per gli aspetti di programmazione». Con la stessa diffida il deputato aveva intimato a Cotticelli e Crocco di «garantire in tempi rapidi l’assistenza ai bambini del Lametino affetti da problemi neurologici»; di « revocare immediatamente, con i poteri propri», il decreto del dipartimento regionale Tutela della salute, adottato alla vigilia dello scorso Capodanno, che ha sottratto personale alle Aziende del Servizio sanitario della Calabria ed è da ritenersi illegittimo, «sia per insanabile contrasto – anche sul piano contabile – con quanto disposto dell’art. 8 del decreto legge n. 35/2019, per come convertito dalla legge n. 60/2019, sia in quanto manifestamente contrario all’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario». Inoltre D’Ippolito aveva diffidato i commissari alla Sanità calabrese « ad attivarsi con la massima solerzia al fine di garantire la continuità e regolarità del funzionamento del reparto di Medicina dell’ospedale di Soveria Mannelli». Cotticelli e Crocco avevano risposto lo scorso 20 gennaio, ma per il parlamentare, si legge nell’interrogazione, nelle giustificazioni rese «si omette di chiarire se per il personale necessario a sanare le criticità dell’ospedale lametino si voglia ricorrere ad assunzioni a tempo determinato oppure indeterminato e si palesa la volontà, fatto molto grave, di non esercitare i poteri di revoca del riferito decreto regionale, ben noto ai medesimi». « Peraltro – si legge nell’interrogazione – è da rilevare, da parte dei commissari governativi, la mancata riattivazione come ospedali dei presìdi di Trebisacce e Praia a Mare, imposta da sentenze definitive, nonché il mancato aggiornamento della rete dell’assistenza ospedaliera, aggiornamento necessariamente prodromico, il che è ignorato da Cotticelli e Crocco, alla determinazione del fabbisogno di personale».

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