Rende, per gli anziani giornata di amore e condivisione nella festa della Divina Misericordia

sstefano2RENDE (CS) – L’appuntamento era per la S. Messa delle ore 10,00 presso la Chiesa di Gesù Misericordioso in Santo Stefano di Rende, dove 70 anziani sono stati invitati, per il consueto pranzo annuale offerto dalla comunità parrocchiale. La Parrocchia di Santa Maria della Consolazione conta due chiese, la prima sita in Arcavacata, la seconda in Santo Stefano e proprio la Chiesa di Gesù Misericordioso dedicata nel 2007 dall’Arcivescovo di Cosenza Monsignor Nunnari, custodisce le reliquie di Santa Faustina Kowalska apostola della Divina Misericordia. Oggi in occasione della festa della Domenica in Albis e appunto della Divina Misericordia, la comunità di Santo Stefano guidata dal Parroco Don Michele Buccieri, ha realizzato un momento di gioiosa fratellanza accogliendo gli anziani, soprattutto quelli più soli, appartenenti alla parrocchia.

Il Parroco Don Buccieri ha pensato bene, con la collaborazione degli operatori dell’oratorio parrocchiale, catechisti e volontari, di vivere questa giornata, importante liturgicamente, sottolineandola con una gesto di condivisione e di accoglienza. Così già per le 11 tutto era pronto nel salone parrocchiale, tavoli decorati con i colori della primavera, hanno accolto al termine della S.Messa, i 70 anziani giunti per passare la domenica in allegra compagnia. Gratuitamente è stato offerto loro un ricco pranzo. Ogni dettaglio è stato curato con amore e generosità: due primi, due secondi, contorni vari, macedonia, dolci, liquori, caffè. Tutto preparato al momento, grazie all’ottima organizzazione dei volontari. E così le mamme, i giovani, i catechisti, il parroco, si sono per un giorno calati nei panni di “cuochi” (capeggiati dalle sorelle La Regina), di “manovali”, di “camerieri”: tutti hanno fatto in modo che i “nonni” si sentissero a loro agio in un clima di festa e cordialità.samuele I giovani poi guidati dall’insostituibile Samuele, hanno offerto l’animazione fatta di balli e canti a cui gli anziani hanno partecipato volentieri scatenandosi nell’immancabile “trenino di fine d’anno”!

Papa Francesco ha spesso denunciato “la realtà dell’abbandono degli anziani”, quella che chiama la “cultura dello scarto”: Siamo tutti chiamati a contrastare questa velenosa cultura dello scarto! Noi cristiani, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, siamo chiamati a costruire con pazienza una società diversa, più accogliente, più umana, più inclusiva, che non ha bisogno di scartare chi è debole nel corpo e nella mente, anzi, una società che misura il proprio ‘passo’ proprio su queste persone”.

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“Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene, ha sostenuto più di una volta il Papa, è un popolo che non ha futuro!”

La comunità ha inteso dunque come ha sottolineato il parroco Don Michele Buccieri, vivere un momento di comunione tra vecchie e nuove generazioni, che possa essere, non solo un segno concreto di come la Chiesa debba muoversi nei confronti dei più “deboli” e “ultimi”, ma che sia innanzitutto, un segno di prossimità e di vicinanza ai fratelli più in difficoltà, in cui dobbiamo imparare a scorgere, il volto di Cristo. Sempre.

“Siate misericordiosi come il padre vostro” il motto con cui Francesco ha indetto l’Anno Santo della Misericordia, quale giorno e modo migliore per imparare l’amore e la condivisione?

Luisa Loredana Vercillo

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