Parco acquatico, Manna: polo attrattivo per Rende e il suo tessuto produttivo. Santelli: Cambierà la geografia economica della nostra città

RENDE (COSENZA) – “Un’opera essenziale per l’economia dell’intero territorio. Le potenzialità che un’infrastruttura di questo tipo innesca nel tessuto produttivo di Rende lasciano ben sperare. Con il finanziamento ottenuto di 3 milioni e 680mila euro i lavori di completamento non sono più un miraggio. Stiamo combattendo contro l’esercito delle incompiute”.

E’ quanto ha affermato il sindaco di Rende, Marcello Manna, a proposito dell’opera in grado di rivalutare tutta l’area di Santa Chiara. Il progetto prevede anche la realizzazione di due grandi bacini d’acqua, 3500 mq balneabili con spiaggia e circa 8500 mq navigabili, all’interno di uno spazio destinato all’intrattenimento, allo sport e alla ristorazione. Si tratta di un complesso polivalente.

Il Parco acquatico – ha detto il primo cittadino – ha rischiato di essere l’ennesima, potenziale, cattedrale nel deserto. Se così non è stato, è grazie al finanziamento per i lavori di completamento che abbiamo ottenuto dalla Regione Calabria. Abbiamo evitato che una struttura del genere diventasse un contenitore vuoto. Ora possiamo parlare di progetti, futuro e destinazione. Sarà predisposta poi una gara d’appalto a cui potranno partecipare anche società internazionali, vista la difficoltà e la mole della gestione del servizio”

“Il Parco acquatico – ha sottolineato Marcello Manna – diventerà un polo attrattivo per Rende e la sua economia. Molti lavoreranno all’interno di questa struttura, che sarà un volano anche per le altre attività commerciali. ”.

“La politica del lavoro duro e certosino – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Pia Santelli – alla lunga paga, al di là dei gufi e dei soliti ritornelli disfattisti. La vicenda del Parco acquatico dimostra come tutta l’amministrazione comunale sia intervenuta in maniera incisiva per sanare uno stato patologico: la mancata previsione e l’assenza di un finanziamento per I lavori di completamento. Noi ci siamo riusciti perché era nostro dovere, dinnanzi a tutti i cittadini, mettere in campo azioni politiche e programmatiche virtuose. Il parco acquatico modificherà in meglio la geografia economica e dei servizi di questa città. Ha tutte le carte in regola per essere una punta di diamante nello scacchiere economico dell’area urbana”.

Il finanziamento per la realizzazione del “Parco Acquatico – Sportivo Santa Chiara”, per un importo di circa e 14.800.000,00 euro era stato ottenuto con fondi POR FESR 2007/2013 nell’ambito dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.). Tuttavia, già dall’insediamento, la Giunta Manna aveva constatato che il parco, per come era stato concepito, necessitava di ingenti opere che ne garantissero la piena funzionalità. La pesante crisi finanziaria che aveva coinvolto negli ultimi anni il mondo imprenditoriale ha reso impensabile che qualche operatore economico interessato alla gestione potesse investire accollandosi gli oneri necessari al completamento delle opere. Con delibera di Giunta n.118 del 23/12/2014 è stato approvato un progetto esecutivo delle opere di completamento ed è stato chiesto alla Regione Calabria l’importo aggiuntivo di 3.680.000,00 euro per garantire la funzionalità dell’opera nel suo complesso. Dopo varie vicissitudini, con decreto dirigenziale della Regione Calabria n.12114 del 06/11/2015 l’importo richiesto è stato concesso. In questo modo sarà possibile completare la piscina con impermeabilizzazioni, pavimentazioni, arredi e apposita copertura motorizzata, che ne consentirà l’utilizzo in ogni periodo dell’anno; completare il ristorante sul lago, dotare l’auditorium di 400 posti con fondamentali quali le poltrone e di impianti essenziali quali video, audio e di illuminazione; ultimare la SPA con tutte le moderne attrezzature in commercio; incrementare la dotazione delle aree verdi con un campo sportivo polivalente, un area giochi per bimbi, un campo miniaturgolf. Servizi diversificati per una fascia di utenza molto ampia, con aspettative diverse e, soprattutto, proveniente da luoghi anche molto lontani dalla città di Rende.

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